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Autovetture

17 luglio 2019

Mercato auto Europa: a giugno torna il segno negativo (-7,9%) e il I semestre si chiude a -3,1

L’ACEA stima per il 2019 una flessione dell’1% intorno a 15.000.000 unità

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Dopo il breve cenno di stabilità archiviato dal mercato europeo dell’automobile nel mese di maggio (+0,04%), a giugno torna a registrarsi una flessione, come già nei primi 4 mesi dell’anno.

 

Secondo i dati diffusi oggi dall’ACEA, l’Associazione dei Costruttori Europei, a giugno 2019 le vendite di autovetture nuove nell’Europa dei 28+EFTA sono 1.491.285 segnando un calo del 7,9% rispetto alle 1.619.280 unità di giugno 2018. Resta, dunque, negativo il mercato delle autovetture del I semestre, che archivia 8.426.190 immatricolazioni, il 3,1% in meno degli 8.696.227 veicoli del gennaio-giugno dello scorso anno.

 

Dall’analisi dei risultati di giugno per Paese, si evince un generalizzato calo delle vendite in tutti i mercati ad eccezione di Cipro (+0,9%), Grecia (+4,5%), Irlanda (+12,7), Romania (+15,0%) e Lituania (+41,1%): 5 mercati che nel loro insieme rappresentano appena il 2,3% del totale.

 

Dal focus sui 5 Major Markets, invece, emergono le performance fortemente negative di Francia (-8,4%) e Spagna (-8,3%), e i decrementi, comunque significativi, di Regno Unito (-4,9%) e Germania (-4,7%). L’Italia perde il 2,1% dei volumi rispetto al giugno 2018, con un calo inferiore al mercato complessivo nel mese ma un dato leggermente peggiore del totale nel semestre (-3,5% contro il -3,1%).

 

L’ACEA – afferma Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere – ha recentemente rivisto le previsioni dell’anno 2019 sul totale UE al ribasso dell’1%, con un volume di poco superiore a 15.000.000 di unità. Si tratta di un calo dovuto al rallentamento economico e all’incertezza legata alla Brexit, il quale fa seguito alla stagnazione registrata nel 2018, quando le immatricolazioni totali hanno perso oltre 22.000 unità.

 

L’outlook per il 2020 è invece pesantemente gravato – conclude Cardinali – dalle preoccupazioni per i restrittivi target sulle emissioni di CO2, che entreranno in vigore l’anno prossimo, e per le gravose sanzioni comminate per il loro superamento.

 

Germania – Nonostante il calo di giugno (-4,7%), record decennale nel I semestre (+0,5%)

Il mercato delle autovetture in Germania cresce nel I semestre 2019 dello 0,5%, registrando il più alto volume di vendita nell’ultimo decennio con 1.849.000 unità. Nel mese di giugno 2019 sono state immatricolate 325.231 autovetture, rispettivamente il 4,7% in meno dello stesso mese dell’anno scorso (contrazione derivante da tre giorni lavorativi in meno rispetto a giugno 2018). Le vendite a persone fisiche nel mese rallentano del 4% attestandosi al 36,1% di quota a favore delle persone giuridiche al 63,9%. Le vendite di autovetture diesel sono in crescita (+3% sul 2018) con una quota al 32,9% nel semestre, così come le vetture ad alimentazione alternativa: +69,1% le ibride, +80,2% le elettriche, mentre le auto a benzina con una quota al 59,4% evidenziano un calo del 5,4% rispetto al 2018. Le Associazioni di categoria prevedono che la tendenza positiva del mercato continuerà sull’intero anno.

 

Regno Unito – Giugno, quarto mese consecutivo in rosso e semestre a -3,4%

Nel I semestre 2019 il mercato delle autovetture nel Regno Unito scende del 3,4%, con 1.269.245 unità rispetto alle 1.313.994 del 2018. La riduzione deriverebbe da un generale calo della fiducia dei consumatori e delle imprese, ma anche dalla perdurante confusione sul fronte alimentazioni. Nel mese di giugno le immatricolazioni si riducono del 4,9%, con 223.421 unità rispetto alle 234.945 del 2018. Il dato di giugno osserva una contrazione iniziata già dal mese di marzo. Il crollo del diesel (-20,5% nel mese di giugno 2019 rispetto al 2018) arriva da molto lontano (27° mese consecutivo), con una quota nel I semestre scesa al 27,2% rispetto al 32,6% del 2018. Al contrario, sono visibili gli aumenti in confronto al 2018 per il benzina (+3% nel mese e +3,5% nel semestre) e soprattutto per l’elettrico (+61,7% a giugno e +60,3% nei sei mesi). I canali di vendita osservano una contrazione rispetto al 2018 su tutti i fronti: i privati -4,8% nel mese e -3,2% nel semestre, il noleggio -2,5% dei volumi nel mese e -1% nel semestre, mentre le società crollano con un -37,1% nel mese e -39,3% nel semestre. Le Associazioni di categoria auspicano un rinnovo del parco per affrontare e risolvere le ormai note problematiche ambientali.

 

Francia – Contrazione a giugno (-8,4%), semestre in calo (-1,8%) e stime al ribasso

Il mercato dell’auto francese del mese di giugno chiude con un -8,4% rispetto al giugno 2018, registrando 230.964 unità. Il semestre si chiude in calo dell’1,8% con 1.166.442 immatricolazioni rispetto alle 1.188.150 del 2018. Sul fronte delle alimentazioni, il diesel archivia una quota del 34% in giugno e del 34,3% nel semestre (399.643 unità), ben lontana dal 40,3% del I semestre 2018. A trarre vantaggio è il benzina con una quota del 58,8% (686.114 unità) nel semestre, ben 5 punti percentuali in più rispetto al 2018. Le vetture ibride, con 57.873 immatricolazioni nel semestre, si avvicinano al 5% di quota rispetto al 4,4% del 2018. Infine le auto elettriche superano le 21.000 unità nel semestre, contro le 14.381 del I 2018. Le Associazioni di categoria rivedono per il 2019 le stime al ribasso da un +1% a un -1% (a circa 2.150.000 unità).

 

Spagna – A giugno -8,3%, nel I semestre -5,7%: la crisi arriva dai privati

Nel mese di giugno il mercato spagnolo registra, con 130.519, unità, un calo dell’8,3% rispetto al 2018. Nel semestre si sono immatricolate 692.472 unità (-5,7%) rispetto alle 734.671 del 2018. Sul fronte dei canali, i privati subiscono un crollo del 17,9% nel mese e del 12,3% nel semestre rispetto al 2018. La flessione dei privati (10° mese consecutivo) preoccupa molto gli operatori del settore, che si aspettano continui ribassi anche nei prossimi mesi in assenza di misure urgenti e strutturali. Nel semestre il noleggio rimane negativo (-2,2%) mentre nel mese cresce del 5% rispetto al 2018. L’unico canale che riesce a registrare una crescita nel semestre è quello delle società (+1,7%) pur calando del 6,8% nel mese.

 

 

Roma, 17 luglio 2019