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08 ottobre 2020

Esauriti gli incentivi per l'acquisto dei veicoli più richiesti. Il mancato rifinanziamento dei fondi per il corrente anno vanifica del tutto i benefici già ottenuti.

Federauto e UNRAE chiedono al Governo di intervenire subito per non danneggiare mercato, occupazione e casse dello Stato

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Il Go­ver­no non ha ri­te­nu­to di in­se­ri­re il ri­fi­nan­zia­men­to de­gli in­cen­ti­vi per lo svec­chia­men­to del par­co au­to nel te­sto di con­ver­sio­ne in leg­ge del ‘De­cre­to Ago­sto’ ap­pro­va­to dal Se­na­to.

 

“Si trat­ta di una scel­ta che sfio­ra l’au­to­le­sio­ni­smo, vi­sto che gli in­cen­ti­vi già va­ra­ti e pre­sto esau­ri­ti non so­lo han­no rav­vi­va­to un mer­ca­to in for­tis­si­ma cri­si e sal­va­to po­sti di la­vo­ro, ma han­no pro­dot­to in po­che set­ti­ma­ne un mag­gio­re in­cas­so per lo Sta­to e con­tri­bui­to po­si­ti­va­men­te al PIL.

 

Le mi­su­re, che si so­no com­ples­si­va­men­te au­to­fi­nan­zia­te, han­no in­fat­ti frut­ta­to ul­te­rio­ri 58 mi­lio­ni di eu­ro in­cre­men­ta­li in get­ti­to IVA, ol­tre ai mag­gio­ri in­troi­ti le­ga­ti al­l’im­ma­tri­co­la­zio­ne dei vei­co­li, tra cui l’IPT”. Co­sì FE­DE­RAU­TO e UN­RAE han­no stig­ma­tiz­za­to il man­ca­to rin­no­vo de­gli in­cen­ti­vi per il rin­no­vo del ve­tu­sto par­co au­to ita­lia­no.  

 

“I da­ti dif­fu­si nei gior­ni scor­si sul­la con­for­tan­te ri­pre­sa del mer­ca­to gra­zie agli in­cen­ti­vi - han­no ag­giun­to le As­so­cia­zio­ni rap­pre­sen­ta­ti­ve del­la fi­lie­ra in­du­stria­le e com­mer­cia­le del set­to­re au­to­mo­bi­li­sti­co ita­lia­no - so­no la di­mo­stra­zio­ne tan­gi­bi­le di quan­to sia sta­to ef­fi­ca­ce que­sto stru­men­to. Ri­spet­to al me­se di set­tem­bre del­lo scor­so an­no as­si­stia­mo, nel­lo stes­so pe­rio­do, al­l’im­ma­tri­co­la­zio­ne di ol­tre 13.600 vet­tu­re in più (+9,5%) e ad un in­cre­men­to del 47,4% di au­to rot­ta­ma­te. Inol­tre, il be­ne­fi­cio am­bien­ta­le è pal­pa­bi­le: le emis­sio­ni me­die di CO2 del­le vet­tu­re im­ma­tri­co­la­te so­no sce­se a li­vel­li mi­ni­mi (da 118,4 a 105,6 g/Km), cir­ca l'11% in me­no".

 

Se­con­do FE­DE­RAU­TO e UN­RAE a que­sto pun­to è ne­ces­sa­rio un in­ter­ven­to ur­gen­te, da par­te del Go­ver­no e del­la po­li­ti­ca, per so­ste­ne­re un set­to­re, co­me quel­lo del­l’au­to, che va­le il 10% del PIL na­zio­na­le e da cui di­pen­do­no mi­glia­ia di pic­co­le e me­die azien­de, con de­ci­ne di mi­glia­ia di po­sti di la­vo­ro at­tual­men­te a ri­schio.

 

“In que­sta fa­se par­ti­co­lar­men­te de­li­ca­ta per l’e­co­no­mia na­zio­na­le, non ri­fi­nan­zia­re una mi­su­ra co­sì im­por­tan­te sa­reb­be un er­ro­re im­per­do­na­bi­le” – con­clu­do­no FE­DE­RAU­TO e UN­RAE – “Van­no ga­ran­ti­te nor­me ef­fi­ca­ci e di lun­go pe­rio­do che con­sen­ta­no al con­su­ma­to­re la ne­ces­sa­ria chia­rez­za per non de­pri­mer­ne la pro­pen­sio­ne al­l’ac­qui­sto e agli ope­ra­to­ri del set­to­re una ade­gua­ta pia­ni­fi­ca­zio­ne del­le pro­prie at­ti­vi­tà pro­dut­ti­ve e com­mer­cia­li. Chie­dia­mo, per­tan­to, al Go­ver­no di as­si­cu­ra­re che i fon­di esau­ri­ti o in via di esau­ri­men­to ven­ga­no ri­fi­nan­zia­ti per i re­stan­ti me­si del 2020 con l'o­biet­ti­vo di non di­sper­de­re i vo­lu­mi in­cre­men­ta­li ot­te­nu­ti con gli in­cen­ti­vi e quin­di as­si­cu­ra­re un ri­tor­no cer­to sul­l'in­ve­sti­men­to pub­bli­co fat­to con­ti­nuan­do an­che il cam­mi­no vir­tuo­so in­tra­pre­so di ri­du­zio­ne del­le emis­sio­ni am­bien­ta­li”.  

 

FE­DE­RAU­TO e UN­RAE, in­fi­ne, si di­chia­ra­no fin da su­bi­to pron­te a con­di­vi­de­re con il Go­ver­no le pro­prie pro­po­ste stra­te­gi­che e plu­rien­na­li per so­ste­ne­re il pro­ces­so di de­car­bo­niz­za­zio­ne in at­to e ac­com­pa­gna­re la tran­si­zio­ne del­la mo­bi­li­tà ver­so le emis­sio­ni ze­ro.

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