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Veicoli commerciali e industriali

12 ottobre 2018

A settembre, complice l'indisponibilità di prodotto, affonda il mercato dei veicoli da lavoro (-21,7%)

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A seguito dei rallentamenti registrati nel mercato dei veicoli commerciali (autocarri con ptt fino a 3,5t) nel corso dell’anno 2018, anche a settembre il mercato dei veicoli da lavoro ha subito un vero e proprio crollo.

 

Secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, le immatricolazioni di veicoli commerciali nel mese di settembre 2018 sono state, infatti, 12.387, il 21,7% in meno delle 15.816 registrate nel settembre 2017, quando le vendite archiviarono una leggera flessione rispetto allo stesso mese del 2016, nonostante l’impulso di Superammortamento e Legge Sabatini.

 

Con il risultato di settembre, si chiudono i primi tre trimestri del 2018 che archiviano un calo nelle vendite nel comparto dei veicoli da lavoro: la flessione che si registra è, infatti, del 3,0% con 126.250 vendite a fronte delle 130.152 del periodo gennaio-settembre dello scorso anno.

 

“La forte contrazione delle vendite nel mese di settembre - afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE – come per il mercato delle autovetture, è stata determinata da una non completa disponibilità di prodotti rispondenti alle nuove norme di omologazione, entrate in vigore il 1° settembre per gli autocarri di fascia di peso più bassa, e da un’attesa generalizzata degli operatori, che ha inciso sulla debole raccolta di nuovi ordini, in un contesto macroeconomico che mostra segnali di rallentamento”.

 

Da un’analisi dei primi 8 mesi della struttura del mercato (ancora leggermente provvisori ma che andranno a consolidarsi nei prossimi due mesi, considerati i ritardi di immatricolazione), quando le immatricolazioni segnarono una flessione dello 0,6%, si evidenzia un calo delle vendite di veicoli diesel, che – rispetto ai primi 8 mesi 2017 – con 105.317 immatricolazioni, subiscono una flessione dell’1,4% e si attestano appena sopra il 92% di rappresentatività, in leggero calo rispetto al 93,4% dello scorso anno. A trarre vantaggio da questo risultato e aumentare la propria presenza sul mercato, i veicoli a metano crescono del 12,2%, benzina e GPL aumentano i propri volumi di oltre il 9% e gli ibridi crescono del 29,4% rispetto ai primi 8 mesi 2017. Stabili le vendite di veicoli elettrici che a distanza di un anno, per gli 8 mesi, segnano un calo dello 0,8%, restando quindi stabili in quota allo 0,3%, così come le ibride.

 

Dall’analisi per canale di vendita, infine, si evince che gli acquirenti privati (operatori con codice fiscale, incluse le ditte individuali, i professionisti, ecc.) nei primi 3 trimestri archiviano 24.432 veicoli commerciali immatricolati, in calo del 5,9% rispetto allo scorso anno e con una perdita di quota di mercato di 1,2 p.p. al 21,5%.

 

In leggera flessione le immatricolazioni a società che nel periodo gennaio-agosto si attestano sulle 54.936 unità complessive (-2,8%), con una decisa frenata delle autoimmatricolazioni che flettono del 15,6% e perdono 1 punto di quota percentuale, ora al 5,8%, a fronte di una diminuzione dello 0,8% delle vendite a società che, con 48.334 immatricolazioni restano stabili in quota (42,5%). I noleggi, infine, si rivelano l’unico canale di vendita in crescita, avendo guadagnato un +7,7% dei volumi grazie alle 34.298 immatricolazioni, portando ad un aumento di rappresentatività di circa 2,5 p.p., al 30,2%. A sostenere le vendite di questo canale, sia il breve termine (+11,5%), che il lungo termine (+7,4%) e gli altri noleggi (+5,1%).