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22 settembre 2023
Si conferma la flessione del mercato di rimorchi e semirimorchi
A luglio (-12%) e agosto (-22,6%). Da gennaio immatricolazioni a -7,6% rispetto ai primi 8 mesi del 2022
Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE - sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) - ha effettuato una stima del mercato dei veicoli rimorchiati per i mesi di luglio e agosto 2023 verso gli stessi mesi 2022.
Rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 t:
luglio 2023 vs 2022: -12,0% (1.399 unità immatricolate verso 1.590)
agosto 2023 vs 2022: -22,6% (908 unità immatricolate verso 1.173)
Il mercato dei mezzi trainati continua a far registrare un andamento negativo nei mesi estivi di luglio (-12,0%) e agosto (-22,6%). Il trend di contrazione porta il dato consolidato dei primi otto mesi dell’anno a -7,6% rispetto allo stesso periodo del 2022, con 10.652 rimorchi e semirimorchi immatricolati contro 11.525 e una perdita in volume di oltre 870 unità.
“Anche nel periodo estivo non si è arrestato il calo delle immatricolazioni, a conferma del difficile momento che sta vivendo il settore del trasporto delle merci a causa dell’alto costo dell’indebitamento per le imprese del comparto, che posticipano l’acquisto di nuovi mezzi, rallentando così il processo di rinnovo del parco circolante di cui il nostro Paese ha urgentemente bisogno”, commenta Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE.
“In un contesto che appare molto incerto, – continua Mastagni – auspichiamo che nei prossimi mesi il mercato possa giovare dell’impulso dato dagli incentivi pubblici stanziati quest’anno per l’acquisto di veicoli trainati di ultima generazione, per i quali si sono registrate in estate richieste di molto superiori agli stanziamenti previsti, con le risorse erogabili terminate in largo anticipo”.
“Tuttavia, alla luce della scarsa efficacia dei sostegni pubblici finora adottati per ridurre l’anzianità del parco veicolare italiano (tra i più vetusti d’Europa), chiediamo al Governo di rivedere lo schema incentivante istituendo un Fondo ad hoc pluriennale per l’acquisto di veicoli trainati, contribuendo a migliorare la sicurezza stradale nel nostro Paese”, aggiunge il Coordinatore del Gruppo Associativo.
“Infine, visti i recenti interventi di revisione del Codice della Strada annunciati dall’Esecutivo, ribadiamo la nostra richiesta affinché l'Italia, seguendo l'esempio di molti Paesi comunitari, permetta la circolazione di veicoli allungati nel rispetto del limite di 18,75 metri, al fine di ottimizzare l’efficienza dei viaggi e di abbattere le emissioni del trasporto merci”, conclude Mastagni.