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30 settembre 2020
Acquisti di autovetture dei privati con partita iva ridotti nel 2019 del 4,4% per un fatturato di 5,3 mld
Per agenti di commercio e agricoltori le flessioni più consistenti. Analisi UNRAE in collaborazione con ISTAT
È proseguito anche nel 2019 il calo negli acquisti di autovetture da parte di clienti privati in possesso di Partita Iva. I dati elaborati per il sesto anno consecutivo dal Centro Studi e Statistiche UNRAE in collaborazione con l’ISTAT (disponibili con tempi differiti per le durate di aggiornamento e dialogo degli archivi), mostrano nel 2019 un totale di 208.213 immatricolazioni di vetture nella categoria privati con Partita Iva, pari a -4,4% rispetto al 2018. Nello stesso anno le immatricolazioni a Privati in totale sono ammontate a 1.095.097 invariate rispetto al 2018. La quota di mercato delle Partite Iva sul totale clienti Privati è quindi scesa al 19% contro il 19,9% del 2018.
Il fatturato generato nel 2019 da questa categoria di clientela è ammontato a poco più di 5,3 miliardi di euro, segnando una riduzione del 2,2% rispetto agli oltre 5,4 miliardi del 2018. In crescita del 2,3% invece il prezzo medio delle vetture acquistate, pari a poco più di 25.500 euro.
Fra le categorie, il primo posto spetta sempre alle Imprese individuali con una quota mercato del 53,3% ma con immatricolazioni in calo del -3,2%. Seguono i Professionisti con una quota del 23,3% e volumi a -2,7%, mentre gli Agenti di commercio con una quota del 13,5% registrano il calo più consistente nelle immatricolazioni (-10,1%), confermando un trend in atto dal 2017 per il rientro di alcuni benefici fiscali; chiudono gli Agricoltori con una quota del 9,9% e acquisti in calo del -6,1%. La quota del 23,3% detenuta dai Professionisti è divisa fra Studi legali (5,2%) Commercialisti (3,4%), Società di consulenza (2,5%), Ingegneri (2,4%), Architetti (2,0%), Geometri (1,6%) e altri (6,2%).
Alimentazioni
Tra gli acquisti dei privati possessori di partita IVA il diesel, seppur al primo posto delle preferenze, perde oltre 11 punti rispetto al 2018, confermando un trend discendente che lo posiziona al 44,6% del totale, ma a 14 punti in più rispetto alle vendite del totale canale privati. A meno di 8 punti di distanza (36,8%) troviamo il motore a benzina, 13 punti in meno del totale privati. In lieve recupero il Gpl rispetto al 2018, fra gli acquisti dei privati con Partita IVA, stabile il metano, mentre le elettriche quadruplicano in quota e le ibride acquistano altri 2,4 punti, superando l’8% del totale.
Carrozzerie
I crossover, scelti dal 40% dei privati con partita IVA, si confermano la motorizzazione preferita, in crescita di 3,4 punti sul 2018, circa 3 punti in più rispetto alle vendite del totale canale privati. Scendono di oltre un punto le berline, di 13 punti al di sotto del totale privati, dove sfiorano il 50%. Medesimo calo per i fuoristrada ed oltre mezzo punto viene perso da monovolume e station wagon, che fra i privati con partita IVA presentano una quota comunque superiore al totale canale privati. Stabili le sportive, mentre recuperano qualche decimale le multispazio.
Distribuzione geografica
Roma si conferma la regina per immatricolazioni di privati possessori di partita IVA, seguita da Milano - che accorcia le distanze - e Torino, tutte con rappresentatività leggermente inferiori al mercato totale dei privati. Si presentano allineate per numero di immatricolazioni Napoli, Bologna e Firenze. La prima presenta una quota più alta che nel totale privati, così come Bari che con il 2% di quota, si distacca dall’1,4% rappresentato nel totale canale privati.
Gli acquisti in leasing
Il finanziamento in leasing viene sempre più sfruttato negli acquisti di autovetture da parte dei privati con partita IVA che, salendo di un altro mezzo punto, nel 2019 raggiunge il 10,7% del totale (al 3,6% nel totale mercato privati).
Distribuzione anagrafica
Pur confermandosi la fascia di età più rappresentativa anche fra le immatricolazioni di privati con partita IVA, la quota dei giovani maturi (30-45 anni) scende leggermente nel 2019 al 30,5%, più alta di quanto non rappresenti nel totale mercato privati. Mezzo punto in meno anche per la fascia da 46 a 55 anni, con 3 punti in più rispetto al totale privati, mentre in lieve recupero i 56-65enni, mantengono una penetrazione più alta che nel totale canale privati. Stabili i giovani che toccano il 5%, mentre salgono di 0,7 punti gli over 65 anni, due fasce oggettivamente meno rappresentative nel mondo delle partite IVA.
L’analisi esposta è una sintesi dei principali risultati sul comportamento di acquisto dei privati possessori di Partita IVA che l’UNRAE è in grado di dettagliare in modo ancora più approfondito.
Per ulteriori informazioni: www.unrae.it