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18 marzo 2020
Cade a febbraio il mercato auto europeo (-7,2%), prima ancora del Coronavirus. UNRAE chiede alle istituzioni Europee la massima attenzione a sostegno della filiera automotive
A Febbraio si contrae di nuovo il mercato Europeo delle autovetture, con un -7,2% rispetto a Febbraio 2019, appesantito dal crollo generalizzato della domanda da parte dei privati che fanno -16,1% in Germania, -15,5% in Francia, -11,0% in Spagna, -7,4% nel Regno Unito e, “dulcis in fundo”, -19,0% in Italia.
Secondo i dati diffusi oggi dall’ACEA, l’Associazione dei Costruttori Europei, a Febbraio le immatricolazioni di autovetture nuove nell’Europa dei 27+EFTA+UK sono state pari a 1.066.794 unità (erano state 1.149.659 nello stesso mese dell’anno scorso). Il primo bimestre chiude quindi con una diminuzione del 7,3% a 2.202.010 unità vendute contro le 2.375.791 dei primi due mesi del 2019.
Dall’analisi dei risultati del mese per paese, si ricava un diffuso calo delle vendite, con tutti i mercati principali in negativo.
Il focus sui 5 Major Markets evidenzia contrazioni con intensità diverse – che vanno dal -2,7% della Francia al -10,8% della Germania passando per il -2,9% del Regno Unito, il -6,0% della Spagna e il -8,8% dell’Italia – ma accomunate, come già detto, dal forte calo dei privati. Prosegue in tutti i Major Markets la crescita esponenziale delle immatricolazioni di autovetture elettriche pure e plug-in, che restano tuttavia ancora alimentazioni di nicchia.
“I dati di Febbraio, non ancora influenzati dall’emergenza da coronavirus – commenta Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – confermano, se ce ne fosse bisogno, la crisi ormai strutturale del mercato auto Europeo, sorretto dai grandi sforzi economici di Case automobilistiche e reti di distribuzione. L’outlook per il 2020, già negativo prima dell’inizio del dramma sanitario che il mondo intero sta vivendo, rischia di diventare insostenibile per la situazione economica e sociale che ne scaturisce, gravissima, e senza precedenti”.
“Da quando sono state applicate all’intero territorio nazionale le misure di contenimento dell’epidemia – continua Cardinali – il mercato delle autovetture in Italia ha registrato un vero e proprio tracollo, con ormai poche decine di immatricolazioni al giorno e una previsione per l’intero mese di Marzo di meno di 30mila unità contro le 194mila di Marzo 2019”.
“ Con un ritardo di qualche giorno, gli altri mercati Europei stanno seguendo le orme dell’Italia. Negli ultimi giorni quasi tutti gli impianti Europei di produzione di veicoli sono stati bloccati, salvo rare eccezioni, con effetti pesantissimi sull’occupazione e sul contributo economico che il settore automotive fornisce in tutta Europa”.
“Al momento – prosegue Cardinali – è impossibile prevedere la durata e l’esito della crisi sanitaria e socio-economica che stiamo soffrendo ed è quindi impossibile elaborare previsioni di mercato. Quel che è certo è il fortissimo rischio da parte dell’industria automobilistica Europea di non raggiungere gli sfidanti obiettivi di abbattimento delle emissioni di CO2 in vigore a partire da quest’anno, con il risultato di dover pagare onerose multe a causa dell’interruzione delle catene di fornitura dei componenti elettrici per i veicoli a basse emissioni, a fronte di volumi di mercato falcidiati, una situazione insostenibile dal punto di vista finanziario”.
“UNRAE – conclude Cardinali – ritiene quindi urgente la predisposizione da parte delle istituzioni Europee e nazionali, durante e dopo l’emergenza, di misure integrate e coordinate, sia dal lato della domanda sia da quello dell’offerta, a supporto della filiera automotive continentale, che occupa quasi 14 milioni di persone e potrebbe fungere da traino alla ripresa economica, visto il suo peso sul PIL e l’effetto moltiplicatore dei suoi ingenti investimenti, circa 60 miliardi di Euro ogni anno”.
Germania – Cala a doppia cifra rispetto a Febbraio 2019 (-11%)
Al calo di Gennaio (-7,3%) segue in Germania un Febbraio che accelera la caduta (-10,8%). Le autovetture registrate a Febbraio, infatti, sono state 239.943 rispetto alle 268.867 dello stesso periodo dello scorso anno. Le vendite Tedesche di auto, come in generale negli altri mercati Europei, sono influenzate da una domanda privata in crisi, con ridotte presenze nelle concessionarie. Le immatricolazioni da parte dei privati sono diminuite del 16% rispetto a Febbraio 2019, con una quota di mercato al 33,2%, mentre gli acquisti da parte delle persone giuridiche sono diminuiti dell’8%, al 66,8% di quota. Più della metà (52%) delle auto immatricolate sono a benzina, con 125.116 unità vendute, in calo del 22%; il diesel, con 75.852 immatricolazioni, scende al 31,6% di quota, con un -13,4%. Grande balzo delle alimentazioni alternative, con gli ibridi al 12,5% di quota e 30.000 immatricolazioni (+98,1%), di cui 8.354 plug-in. Le auto elettriche immatricolate salgono al 3,4% di quota e 8.154 unità (+75,4%). L’associazione degli importatori VDIK prevede per quest’anno una forte spinta alle vendite di auto elettrificate, con un mercato Tedesco in diminuzione del 7% a 3,35 milioni di autovetture vendute.
Francia – Dopo il crollo di Gennaio, Febbraio flette ancora (-2,7%)
Dopo il pessimo Gennaio (-13%), il mercato dell’auto Francese non riesce a ripartire, registrando anzi a Febbraio un nuovo calo (-2,7% rispetto a Febbraio 2019, con 167.782 autovetture immatricolate. Il bimestre chiude quindi con 302.011 unità vendute (-7,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, con la domanda da parte dei privati in forte calo a causa dell’incertezza economica). Nell’analisi dei primi due mesi dell’anno per alimentazione è da segnalare il calo del diesel, sceso, con 101.704 unità immatricolate, al 33,7% di quota di mercato dal 35% di Febbraio dello scorso anno, mentre le vendite di auto a benzina, con 146416 immatricolazioni, sono diminuite al 48,5% di quota (-9,3 p. p.). Sempre nel primo bimestre, le alimentazioni alternative, di contro, registrano le migliori prestazioni, con le ibride salite all’11% di quota (dal 5,3%) con 33.108 unità immatricolate; le elettriche salgono al 6,8% di quota con 20.403 immatricolazioni. Dall’analisi per carrozzeria, si evince, infine, che le berline rimangono stabili al 50% di quota mentre i fuoristrada salgono al 39%.
Spagna – A Febbraio la contrazione è del 6%. Ancora in calo la domanda privata
Dopo gli aumenti degli ultimi mesi dello scorso anno e il calo di Gennaio, si contrae ancora, del 6%, a Febbraio il mercato Spagnolo delle autovetture a 94.620 unità vendute rispetto alle 100.693 dello stesso mese del 2019. Analizzando il mercato per canali di vendita, si evidenzia la diminuzione (-11%) delle vendite a privati, ricordando che, a eccezione di Settembre 2019, questo è il 17simo mese consecutivo in negativo. Il calo riguarda anche le immatricolazioni del noleggio (-1,6% a 21.328 unità) e delle società (-2% a 32.103 unità). Analizzando il mercato per alimentazione, le autovetture a benzina, con una quota di mercato del 55,6%, registrano un -13%. Analoga sorte ha il diesel, con una quota al 28% e una variazione negativa del 12%. Le auto ad alimentazione alternativa salgono al 16,4% di quota, con le ibride (+72%) a una quota del 12,6%, mentre le elettriche (+85%) salgono all’1,7% di quota. Infine, l’ANFAC (associazione di categoria) rivede al ribasso le proprie previsioni elaborate all’inizio del 2020, da una sostanziale stagnazione dell’immatricolato a un -4% rispetto al 2019.
Regno Unito – Il mercato cala del 3% a Febbraio. Giù i privati del 7%
Dopo un 2019 in flessione del 2,4%, prosegue nel 2020 il calo delle vendite di autovetture nel Regno Unito. Febbraio infatti si conferma in calo (-2,9% con 79.594 vendite contro le 81.969 di Febbraio 2019). La causa è da ricercarsi nel calo della domanda degli acquirenti privati che inesorabilmente diminuisce, così come la fiducia dei consumatori e l’incertezza politica. Su Febbraio (tradizionalmente un mese calmo prima del cambio targa previsto a marzo) la domanda dei privati crolla (-7,4% a 34.051 unità), mentre il noleggio è stabile (+0,1% a 44.075 registrazioni con un aumento di quota di quasi 2 p.p. rispetto al 2019 al 55,4%), mentre le società (+29,6%) sono in controtendenza. Sul fronte delle alimentazioni, continua il crollo del diesel che perde il 27,1% dei volumi nel mese e più del 33% da inizio anno. Si contrae, la vendita della benzina (-7,3% in Febbraio, al 60,6% di quota) a differenza delle alimentazioni alternative che salgono al 17,5% di rappresentatività. In particolare, le vetture elettriche inseriscono la marcia con una crescita a tripla cifra (+243,3% su Febbraio 2019), seppur al 3,2% di quota. Le ibride (HEV) registrano un aumento del 71,9% a 4.154 unità e le ibride plug-in (PHEV) crescono al 49,9% a 2.058 unità sempre su Febbraio 2020. Secondo L’associazione di categoria SMMT l’eventuale rimozione dell’IVA consentirebbe un aumento del 50% delle vendite di auto elettriche a 935.000 unità entro fine 2024.