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09 novembre 2018
La crescita di ottobre (+12%) stabilizza il mercato: +11,7% nei primi dieci mesi. Primo risultato positivo del sostegno agli investimenti per il 2018
Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE, sulla base dei dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha elaborato una stima del mercato dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 t in crescita a ottobre del 12% rispetto allo stesso mese del 2017 (con 2.245 unità immatricolate su 2.005).
Il dato cumulato dei primi dieci mesi del 2018 conferma e stabilizza la crescita a due cifre rilevata nel mese scorso, pari a +11,7%, rispetto ai primi dieci mesi del 2017 (21.220 unità immatricolate contro 18.990).
Nel settore dei veicoli pesanti, con massa totale a terra uguale o superiore a 16 t, a ottobre si è registrato un incremento del 9% rispetto all’ottobre del 2017 (con 1.815 unità immatricolate contro 1.665). Questa rilevazione porta il cumulato dei primi dieci mesi 2018 ad un incremento del 12,7% rispetto allo stesso periodo del 2017 (17.163 unità immatricolate contro 15.233).
“Il dato decisamente positivo di ottobre arriva dopo una serie di rilevazioni mensili incerte e in alcuni casi in calo - sottolinea Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere - ad ulteriore dimostrazione, se vi fossero ancora dubbi, che il sostegno al rinnovo del parco deve essere continuo e certo, cioè strutturale, in modo da dare respiro ad un mercato in costante attesa degli strumenti necessari per poter soddisfare una domanda reale, ma schiacciata tra scarsità di risorse e incertezza programmatica.
Se il trasporto delle merci è, come noi crediamo che sia, un settore strategico delicato, soprattutto per un Paese come l’Italia, in conseguenza della sua configurazione geografica e della sua struttura produttiva, occorre che il decisore politico vi dedichi la massima attenzione, sia a livello nazionale che europeo, avendo come obiettivo primario il decongestionamento delle strade, dove un sistema spontaneo ed inefficiente di informazione conduce l’autotrasporto di merci ad un’eccessiva occupazione improduttiva di infrastrutture già insufficienti”.
“Per quanto riguarda il comparto del trasporto su strada - continua Fenoglio - constatato il suo peso nel complesso delle modalità utilizzate per movimentare le merci, ma soprattutto viste le sue caratteristiche e le sue potenzialità, è indispensabile che venga avviata in Italia una politica di sostegno strutturale, finalizzato al raggiungimento delle condizioni di efficienza e affidabilità necessarie perché i nostri autotrasportatori possano essere competitivi a livello continentale, riportando nel nostro Paese le quote di trasporto interno e internazionale perse in questi ultimi anni, necessarie per recuperare le perdite di posti lavoro e di gettito fiscale, nonché di mercato, provocate dall’emigrazione di molte imprese medio-grandi e dalla scomparsa di un universo di piccole aziende”.
“Per ribadire agli addetti ai lavori, ma soprattutto per presentare all’opinione pubblica, una immagine oggettiva della situazione e delle prospettive dell’autotrasporto nazionale - conclude Fenoglio – l’UNRAE ha organizzato per il 29 novembre prossimo, a Roma, un incontro con la stampa e gli operatori del settore.
Con l’occasione, saranno illustrati gli esiti di due ricerche, una - curata da RIE - dedicata al tema della sostenibilità ambientale del trasporto su strada, attraverso l’analisi dell’attualità e delle prospettive di impiego dei carburanti tradizionali ed alternativi, l’altra - curata da GiPA - intesa ad aggiornare i dati della presenza delle imprese italiane sul mercato dei trasporti e le conseguenze occupazionali, fiscali e di mercato degli andamenti rilevati.
L’UNRAE intende con questa iniziativa attirare l’attenzione sul settore, proponendo da un lato soluzioni realistiche ed equilibrate per avviare un rinnovo del parco veicoli, coerente tanto con la realtà del mercato quanto con la necessità di accompagnare la transizione verso una crescente sostenibilità complessiva (ambientale, economica e della sicurezza) e chiedendo, nello stesso tempo, che venga potenziato il settore, sfruttando al massimo le caratteristiche tecnologiche dei veicoli moderni e preparando una generazione di addetti professionali capaci di gestirli, nel contesto di un sistema integrato che, traguardato l’autotrasporto 4.0, possa puntare su solide basi ad un sistema 5.0 (piattaforme di trasporto interconnesse, veicoli monitorati e gestiti “in rete”, soluzioni di guida autonoma/platooning, traini ad alta capacità, trazioni alternative avanzate a zero emissioni) la cui progettazione è ormai resa attuabile dalle diverse soluzioni di trasporto possibili, dalla sofisticazione tecnologica dei veicoli e dai sistemi di connessione esistenti”.