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Autovetture

02 maggio 2018

Il mercato di aprile in ripresa (+6,5%) consolida la stima UNRAE di un 2018 a 1.980.000 (+0,5%)

La visione strategica della mobilità alla nostra Conferenza Stampa del 15 maggio a Verona

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Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dopo la flessione di marzo, si riprende il mercato dell’auto in aprile con un incremento del 6,5%, archiviando 171.379 unità a fronte delle 160.969 dello stesso mese del 2017, anche grazie ad un giorno lavorativo in più (che da solo vale questo mese circa 5 punti percentuali) e il confronto con aprile 2017 che chiuse con il primo calo dopo una lunga serie di risultati positivi (-4,3%).

 

Così, il primo quadrimestre (che mediamente pesa il 38% dell’immatricolato annuale) si chiude con 745.945 unità sostanzialmente in linea con lo scorso anno (744.131 unità, +0,2%).

 

“I dati di mercato sollevano anche per il nostro Paese un fenomeno già in osservazione in Germania – ha commentato Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE. La variazione del profilo del mix motorizzazioni sta avendo inevitabile impatto sulla rilevazione della CO2 media di mercato. Si impone, quindi, una riflessione sulla necessità di accompagnare la transizione verso il nuovo modello di mobilità ad impatto zero per le persone e l’ambiente sfruttando meglio tutte le tecnologie disponibili oggi senza l’inutile aggressione politica e mediatica alle motorizzazioni Euro 6 che sono quanto di più avanzato disponibile oggi per bilanciare sostenibilità economica per i nuovi acquirenti e sostenibilità ambientale”.

 

“Questo e la gestione della transizione in ottica di neutralità tecnologica, insieme alla visione UNRAE sullo sviluppo di una mobilità sostenibile – ha concluso Crisci – sarà il tema dominante della Conferenza Stampa che terremo il prossimo 15 maggio a Verona con gli interventi dell’Istituto Motori di Napoli e del CENSIS che ci aiuteranno a chiarire e dare trasparenza allo scenario attuale, alle aspettative degli utenti verso la nuova mobilità e a formulare le nostre proposte su come accompagnare il percorso verso una mobilità realmente sostenibile per il nostro Paese”.

 

Intanto, valutati i driver economici e settoriali di questi primi mesi del 2018, il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE ha aggiornato la propria previsione per il mercato del 2018 confermando che si assesterà sotto la soglia dei due milioni di immatricolazioni, sostanzialmente in linea con il risultato dello scorso anno a circa 1.980.000 immatricolazioni (+0,5%). Le vendite a privati sono destinate a scendere a fine anno, per chiudere con una quota al 52,5%. Parte della domanda di auto dei privati verrà soddisfatta dal noleggio a lungo termine e dalle autoimmatricolazioni, visti come alternativa all’acquisto dell’auto nuova. Le società manterranno un’intonazione decisamente positiva, giungendo ad una quota di mercato del 22,9%. Il noleggio, sulla spinta delle potenzialità del mercato, dovrebbe chiudere il 2018 rappresentando 1/4 delle vendite totali.

 

Tornano a crescere nel mese di aprile i privati che, dall’analisi della struttura del mercato, segnano un incremento del 5,4% con quasi 92.000 unità ed una quota che perde mezzo punto, al 53,4% del totale mercato.

 

Il saldo del 1° quadrimestre registra ancora una flessione: -7,8% in volume e una rappresentatività sul totale del 52,6% (-4,6 p.p.). Il noleggio registra la migliore performance del mese, con le immatricolazioni in aumento dell’11,8%, arrivando a rappresentare quasi il 27% delle vendite complessive di autovetture. Mentre il breve termine rimane abbastanza stabile, in lieve incremento dell’1,5%, la dinamicità delle vendite del noleggio a lungo termine segnano una crescita dei volumi del 23,1%. Risulta allineata anche la crescita del cumulato gennaio-aprile (+12%), dove il noleggio rappresenta il 27,6% del totale mercato (+2,9 p.p.). Infine, le società segnano la minore dinamicità fra i canali di vendita, con un incremento delle vendite del 2,3% e un andamento simile per le autoimmatricolazioni e le società propriamente dette. Nel cumulato del 1° quadrimestre l’incremento delle società è del 10%, con una quota che sfiora 1/5 delle vendite totali.

 

Il diesel rimane in territorio negativo nel mese di aprile, con una flessione delle immatricolazioni del 3,7% ed una rappresentatività sul totale che scende di 5,6 p.p., al 52,8% del mercato. Nel cumulato la flessione è del 2,7% e la quota si ferma al 54,8%, perdendo 1,6 punti. Tornano a crescere in aprile la benzina, +16,2% in volume e +0,8% nel cumulato, con una quota stabile nel 1° quadrimestre al 33,2%, e le motorizzazioni Gpl (+9,8% nel mese, ma ancora in negativo nel gennaio-aprile), queste ultime grazie all’ampliamento dell’offerta di modelli. Tale ampliamento della gamma in commercio contribuisce anche al fortissimo incremento del metano (+107% in aprile), al 2,4% del totale mercato. Ottima performance anche per le ibride (+53%), al 4,2% di quota e per le elettriche (+96% dei volumi).

 

Sul fronte dei segmenti, in buona crescita le immatricolazioni di quasi tutti, ad eccezione delle city car che proseguono nel trend di flessione e del segmento E e superiori. Il segmento A nel 1° quadrimestre copre poco più del 15% delle vendite (-2,6 p.p.), le utilitarie (B) perdono ancora qualche decimo, fermandosi al 36,7%, mentre recuperano ulteriore quota il segmento delle medie (C), al 33,5% e delle medie-superiori (D) al 12,6%.

 

Come anticipato, continua ad aumentare il livello delle emissioni medie ponderate di CO2 che, sia nel mese di aprile sia nel cumulato, si attestano a 112,8 g/km (+0,7% rispetto ai 112,0 dello stesso periodo 2017).

 

In flessione, invece, in aprile tutte le carrozzerie, ad eccesione dei Suv e dei coupè e di una sostanziale stabilità delle station wagon.

 

A conclusione dell’analisi del mercato, i trasferimenti di proprietà di autovetture, al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome di un operatore, in attesa della rivendita a cliente) in aprile sono stati 358.022, in leggero aumento rispetto ai 352.676 dello stesso mese 2017 (+1,6%). Il primo quarto dell’anno si chiude con una flessione del 3,6% a 1.543.486 passaggi di proprietà, contro 1.600.919 del gennaio-aprile 2017.