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14 gennaio 2020
Ancora in discesa a dicembre (-3,0%) il mercato dei veicoli commerciali
Continua a gravare l'incertezza sull'approvazione e sul merito della norma sul credito d'imposta del 6% per investimenti in beni strumentali, che sostituisce il Superammortamento
Si conferma a Dicembre il rallentamento della domanda di veicoli commerciali, iniziato dopo l’Estate, ma accentuatosi con la discussione della Legge di Bilancio per il 2020.
Secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, infatti, a Dicembre 2019 il mercato degli autocarri con ptt fino a 3,5t registra 19.884 unità immatricolate, con una diminuzione del 3,0% rispetto alle 20.497 dello stesso mese dello scorso anno. Con 188.378 unità il 2019 archivia quindi un aumento del 3,6% sul 2018, quando tuttavia il mercato cadde del 6,4% a 181.884 immatricolazioni.
“Come previsto – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – il complicato e incerto cammino di approvazione della nuova norma sul credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali danneggia ancora il mercato dei veicoli commerciali. Se la contrazione dell’ultimo trimestre dovesse proseguire nel nuovo anno, il mercato farebbe registrare nel 2020 un crollo a 174.000 unità, oltre il 10% in meno rispetto al 2017”.
“Dopo la sua sofferta approvazione – continua Crisci – resta da valutare appieno l’impatto sul mercato della nuova norma, ambigua in alcuni punti”.
“Oltre a un vantaggio inferiore rispetto a quello garantito dal Superammortamento, si aggrava infatti per le imprese che ne vogliano beneficiare il fardello burocratico – conclude il Presidente – risultando in una misura che, temporanea come le precedenti, invece di favorire un più rapido rinnovo dell’obsoleto e pericoloso, per i cittadini e l’ambiente, parco circolante, rischia di rallentarne lo svecchiamento”.
Da un’analisi del dettaglio della struttura del mercato di gennaio-novembre 2019 (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), quando il mercato registrava ancora una crescita del 4,2% con 168.206 immatricolazioni che si confrontavano con le 161.394 di gennaio-novembre 2018, si conferma un trend in crescita per tutti i canali di vendita. I privati registrano un incremento di solo l’1,8% con circa 35.800 unità e una quota che dal 21,8% dello scorso anno si attesta ora al 21,3%. Aumento di volumi anche per il noleggio che, con 51.576 veicoli, cresce del 5,9% (con un +46,3% del breve, a 8.640 unità, a fronte di un calo del 2,5% per il lungo termine con 38.603 unità) e che, complessivamente, rappresenta il 30,7% del mercato, recuperando 0,5 punti percentuali di rappresentatività rispetto agli 11 mesi del 2018. Risultato in linea con il mercato, infine, quello delle società, che contribuiscono con il 4,3% di aumento dei volumi, grazie agli 80.871 autocarri, in rappresentanza del 48,1% del mercato, in linea con lo scorso anno. Una spinta arriva dalle autoimmatricolazioni (+3,4%), con il 42,4% di quota sul totale.
Dal dettaglio per alimentazione di gennaio-novembre 2019, si conferma il calo di quota delle motorizzazioni diesel, all’88,6%, con 148.957 unità (+0,3%). Continua il recupero del benzina che negli 11 mesi cresce del 78,8% e aumenta la propria rappresentatività nel mercato dal 2,9% al 5,0%. Aumenti importanti anche per l’ibrido (+84,1%) e l’elettrico (+63,7%) che si attestano allo 0,5% e allo 0,6% di quota. Segno positivo anche per il Gpl (+16,1%) con 3.540 unità e per il metano (+34,5%) con circa 5.600 unità.
Anche a Novembre aumento delle emissioni di CO2, che registrano un +1,5%, passando dai 156,9 g/km dello scorso anno ai 159,2 g/km dei primi 11 del mesi 2019.