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13 settembre 2019
In crescita nei mesi estivi il mercato dei veicoli commerciali: +3,9% a luglio e +6,7% ad agosto. La metà dei veicoli circolanti ha ancora più di 14 anni
Il periodo estivo conferma la buona dinamicità del mercato dei veicoli commerciali (autocarri con ptt fino a 3,5t). Nei mesi di luglio e agosto, infatti, secondo le stime diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, le immatricolazioni segnano rispettivamente un incremento del 3,9% con 15.267 unità (rispetto alle 14.689 dello stesso mese 2018) e del 6,7% con 9.458 veicoli (verso gli 8.864 dell’agosto 2018).
I primi 8 mesi archiviano nel complesso 121.165 immatricolazioni, in crescita del 6,5% rispetto alle 113.800 del gennaio-agosto dello scorso anno.
“A partire dal 1° settembre – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere - sono entrate in vigore, anche per i veicoli commerciali, le nuove norme europee di immatricolazione dei veicoli in funzione di emissioni testate anche con prove reali, fino ad oggi obbligatorie solo per le autovetture. Il mercato non sembra essere stato alterato da una spinta di veicoli Euro 6-D in stock, in quanto quasi tutte le Case automobilistiche hanno registrato un normale smaltimento nel corso dei mesi precedenti”.
“La performance positiva delle immatricolazioni – prosegue il Presidente - è imputabile in particolare ai benefìci del Superammortamento, in un quadro che necessita di interventi strutturali che possano accelerare la sostituzione di un parco circolante ancora molto anziano. Secondo le ultime stime del nostro Centro Studi, infatti, il parco al 30 giugno 2019 contava ancora la metà dei veicoli rispondenti alle Direttive di emissione ante Euro 4, quindi con più di 14 anni di età”.
Analizzando nel dettaglio la struttura del mercato di gennaio-luglio 2019 (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), quando nel suo complesso il mercato evidenziava una crescita similare e pari al 6,2% con 111.469 immatricolazioni, emerge un andamento positivo per tutti gli utilizzatori. I privati segnano una crescita del 5,5%, confermando la quota al 21,6% con 24.066 immatricolazioni, le società perdono meno di mezzo punto, fermandosi al 48,2% con un incremento in volume del 5,2% dato dalle 53.715 unità immatricolate rispetto alle 51.053 del gennaio/luglio 2018. Le autoimmatricolazioni segnano un +1,8% mentre più dinamiche sono le altre società: +5,7%. Il noleggio, infine, è il canale con la performance migliore nel periodo in esame: +8,4% con 33.688 unità rispetto alle 31.072 di un anno fa. La quota sale di 0,6 punti, raggiungendo il 30,2% del totale mercato.
Dall’analisi per motorizzazione, invece, emerge nel periodo gennaio-luglio una tenuta del diesel che, con circa 99.000 immatricolazioni, si mantiene in territorio positivo con una crescita dell’1,8%. La performance peggiore del mercato lo induce, però, ad una riduzione di 3,9 punti percentuali, all’88,8% del totale. La benzina, con una crescita del 106,6% raddoppia la sua quota di mercato (4,5%), comunque con volumi contenuti a circa 5.000 unità. Buona la dinamica di crescita per metano (+53,9%), Gpl (+32%) ed elettrico (+120,4%, allo 0,7% di quota di mercato), mentre continuano a flettere i veicoli ibridi, ormai allo 0,1% del totale mercato.
Continuano a crescere, infine, le emissioni di CO2 per i veicoli commerciali che nel periodo gennaio-luglio con 159,3 g/km segnano un incremento del 2% rispetto ai 156,2 g/km dello stesso periodo 2018.