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Veicoli commerciali e industriali

15 febbraio 2021

Parte in retromarcia a gennaio il mercato dei veicoli commerciali: -9,9%

Anche causa il forte ritardo dell'avvio del portale di richiesta incentivi che a metà febbraio sono già quasi esauriti, urge rifinanziamento

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L’anno inizia con un segno negativo per il mercato dei veicoli commerciali che, dopo esser tornato in flessione nel mese di dicembre, a gennaio indica un -9,9% con 11.930 immatricolazioni rispetto alle 13.243 dello stesso periodo 2020.

 

Certamente sui risultati del mese ha inciso negativamente l’attesa per l’apertura del Portale di richiesta degli incentivi introdotti con la Legge di Bilancio, avvenuta solo lo scorso 10 febbraio – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere. In pochissimi giorni però i 40 milioni destinati a tutte le motorizzazioni sono già andati esauriti, segno di quanto sia forte l’esigenza di rinnovo di un parco circolante ancora molto anziano”.

 

“Alla luce di questo andamento di richieste è quanto mai urgente – prosegue il Presidente UNRAE – che il nuovo Governo si attivi con immediatezza al rifinanziamento del fondo per accelerare il processo di sostituzione dei veicoli più vecchi, non solo per un tema di sicurezza della circolazione delle merci e per i vantaggi economici che il comparto può garantire al sistema paese, ma anche e soprattutto per il beneficio di natura ambientale, tema che, ora più che mai, deve trovare un piano di applicazione concreto e strutturale nel tempo”.

 

“Un settore così strategico per la logistica delle merci, che avrà un ruolo da protagonista nella transizione tecnologica del trasporto, non può certamente essere lasciato indietro”, ha concluso il Presidente Crisci.

 

L’analisi della struttura del mercato dell’intero anno 2020 (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione) conferma un andamento degli acquisti dei privati in linea con il mercato complessivo, consentendo una sostanziale stabilità di quota al 21,8%. Le autoimmatricolazioni perdono 1/4 dei volumi immatricolati, scendendo al 5,8% di quota sul totale (-0,8 p.p.); il noleggio a lungo termine evidenzia la performance migliore fra i canali e, seppur con volumi in calo, guadagna 1,6 punti di quota, salendo al 23,6% di rappresentatività, con circa 37.800 immatricolazioni nell’intero anno. Una riduzione di due decimali di punto porta il noleggio a breve termine al 6% di share, mentre le società perdono quasi un punto di quota, fermandosi al 42,7% con 68.359 veicoli immatricolati.

 

Sotto il profilo delle alimentazioni, il motore a benzina nell’anno 2020 perde oltre il 40% dei volumi immatricolati scendendo al 3,4% di quota sul totale (-1,5 p.p.), il diesel perde meno di mezzo punto, coprendo l’88% delle immatricolazioni. Gpl e metano si confermano sempre di più motorizzazioni di nicchia, scendendo rispettivamente all’1,6% e al 3% di quota. Grandissima accelerazione dei veicoli ibridi che passano dallo 0,7% del 2019 al 3,3% del totale 2020. I veicoli BEV rappresentano lo 0,7% del totale (+0,1 p.p.).

 

L’anno 2020 chiude con una CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5t in linea con il 2019 e pari a 162,4 g/km.