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Veicoli commerciali e industriali

15 aprile 2013

Commerciali: ancora una pesante flessione a doppia cifra. Da 23 anni mai così in basso

Marzo a -20% nonostante lo scorso anno i volumi si dimezzarono Non accenna a diminuire la profonda crisi che sta investendo, ormai da 19 mesi, il mercato dei veicoli commerciali (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5 t). Sulla base delle stime diffuse dal Centro Studi dell’UNRAE, infatti, anche in marzo gli 8.662 veicoli immatricolati hanno evidenziato una flessione del 20%, rispetto alle 10.822 dello scorso anno.

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“Ma il da­to è an­co­ra più dram­ma­ti­co di quan­to non ap­pa­ia ad una pri­ma ana­li­si – af­fer­ma Ro­ma­no Va­len­te, Di­ret­to­re Ge­ne­ra­le del­l’As­so­cia­zio­ne che rap­pre­sen­ta le Ca­se au­to­mo­bi­li­sti­che este­re in Ita­lia - con­si­de­ra­to che già nel mar­zo del­lo scor­so an­no, la cri­si si era acui­ta, por­tan­do i vo­lu­mi a di­mez­zar­si ri­spet­to al­lo stes­so pe­rio­do 2011. Un ter­zo me­se del­l’an­no co­sì bas­so, in­fat­ti, non si è mai re­gi­stra­to nel­la sto­ria dei vei­co­li da la­vo­ro, da quan­do so­no di­spo­ni­bi­li i da­ti
uf­fi­cia­li e, quin­di, da al­me­no 23 an­ni”.
Nel 1° tri­me­stre, il mer­ca­to se­gna un ca­lo del 26%, con 24.537 vei­co­li com­mer­cia­li ven­du­ti, ri­spet­to ai 33.176 del gen­na­io-mar­zo 2012.
“L’at­tua­le cri­si eco­no­mi­ca e fi­nan­zia­ria si ri­flet­te sul­le pic­co­le e me­die im­pre­se in ter­mi­ni di di­spo­ni­bi­li­tà eco­no­mi­ca, ac­ces­so al cre­di­to, ri­du­zio­ne dei con­su­mi e mi­no­ri esi­gen­ze di tra­spor­to del­le mer­ci - pro­se­gue Va­len­te - di con­se­guen­za le azien­de ten­do­no a man­te­ne­re più a lun­go i pro­pri vei­co­li, con ri­per­cus­sio­ni in ter­mi­ni am­bien­ta­li, di si­cu­rez­za ed ef­fi­cien­za”.
“Con­si­de­ran­do, in­fat­ti – con­clu­de Va­len­te - che se­con­do le sti­me del no­stro Cen­tro Stu­di ci so­no cir­ca 3,5 mi­lio­ni di vei­co­li cir­co­lan­ti al­la da­ta del 31 di­cem­bre 2012 e che ol­tre il 42% ha un’an­zia­ni­tà su­pe­rio­re ai 10 an­ni (22,6% di Eu­ro 0 e Eu­ro 1 e un 19,5% di Eu­ro 2), que­sto po­treb­be ri­ve­lar­si un po­ten­zia­le im­por­tan­te se si rea­liz­zas­se­ro ini­zia­ti­ve di sti­mo­lo al rin­no­vo e
al­la pro­pen­sio­ne ge­ne­ra­le al con­su­mo”.

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