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17 giugno 2024

In crescita finanziamenti e immatricolazioni di autovetture: +4% e +6% nei primi quattro mesi del 2024

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Gli highlights della seconda edizione:

•    L’indagine di Experian e UNRAE mette a fattor comune le fonti di dati delle due società per rivelare trend di mercato inediti e fornire insight a valore agli operatori dell’automotive e si arricchisce di un nuovo dettaglio sui finanziamenti concessi
•    Per gli acquisti di automobili nuove, le ibride continuano ad essere le favorite (39% del totale) ma i ritardi dei nuovi incentivi hanno paralizzando il mercato delle elettriche pure (BEV) e plug-in (PHEV) per 6 mesi 
•    Cresce anche l’usato, soprattutto nella fascia sotto i 15mila euro (76% del totale), +11% di richieste di finanziamento 
•    Lombardia in testa per finanziamenti di auto nuove, Campania prima per quelli di auto usate.
•    Oltre la metà dei consumatori preferisce contrattualizzare rate più contenute, tra i 250 e i 350 euro, e maxi-rata finale più alta.

 

17 giugno 2024 – Se per il mercato auto il 2023 è stato l’anno della ripresa, dopo il blocco generato dalla scarsità di risorse nelle supply chain globali, il 2024 sarà un anno di ulteriore espansione. Nei primi quattro mesi, infatti, i finanziamenti di auto nuove sono cresciuti del 4,2% e parallelamente le immatricolazioni del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Non solo: considerando la stretta correlazione tra richieste di finanziamento e immatricolazioni, con le prime che precedono le seconde di tre o quattro mesi, il picco di richieste di finanziamento registrato ad aprile, pari al +25%, fa supporre che il mercato auto conoscerà un’ulteriore risalita delle immatricolazioni entro la prima metà dell’anno. Nonostante questa tendenza positiva, però, il segmento dei veicoli full electric e plug-in è rimasto bloccato a causa della prolungata attesa dei nuovi ecoincentivi statali.

Queste alcune delle evidenze dell’Osservatorio Credit & Mobility realizzato congiuntamente da Experian, principale società di global information al mondo, e UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, che analizza i trend di auto nuove o usate e veicoli commerciali leggeri, e l’andamento delle richieste di strumenti finanziari.

Il nostro lavoro con UNRAE vuole intercettare le tendenze del settore automotive e aiutare gli operatori del mercato automobilistico e finanziario a comprendere le previsioni di acquisto dei consumatori, le loro reali possibilità di spesa ed eventuali gap di mercato”, commenta Armando Capone, CEO di Experian. “Condividendo fonti di dati inedite e insight a valore, puntiamo a fare sistema in un mercato in evoluzione e a individuare opportunità di sviluppo concrete sia per i produttori che per gli operatori finanziari”.

“Proseguire la collaborazione con Experian avviata lo scorso novembre ci consente di arricchire sempre più il bagaglio di informazioni messe a patrimonio comune. Ormai abbiamo maturato uno storico di 28 mesi consecutivi, e la nostra capacità di elaborare analisi e studi diventa sempre più ampia ed affidabile. Stiamo studiando anche la possibilità di sviluppare degli approfondimenti mirati più granulari e dettagliati, per fornire un valore aggiunto ancora maggiore”, sottolinea Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE.

 

Le richieste di finanziamento dei primi mesi del 2024 preannunciano un nuovo incremento delle immatricolazioni

L’andamento delle richieste di finanziamento delle automobili nuove è tendenzialmente anticipatorio dei trend di acquisto. Inoltre, la stagionalità sembra avere un impatto non indifferente, specialmente nel periodo estivo e a dicembre, con i consumatori che preferiscono immatricolare i nuovi veicoli all’inizio dell’anno. L’ultima variazione di richieste di finanziamento di agosto 2023, che ha denotato una forte crescita sul periodo (+43,3%), si è poi riflessa nell’incremento delle immatricolazioni di settembre (+23%) e ottobre (+20%). Nell’ultima parte dell’anno, l’Osservatorio ha rilevato una progressiva stabilizzazione delle richieste di finanziamento, con variazioni percentuali in linea con i livelli del 2022. La crescita delle variazioni nei primi mesi del 2024, fino al +25% di aprile, fa quindi presupporre un nuovo incremento delle immatricolazioni. Le stime di accettazione delle richieste di finanziamento per tutto il comparto delle auto nuove si attestano intorno al 75%.

 

I consumatori preferiscono rate più piccole per periodi più brevi e maxi-pagamento finale

Oltre a delineare le possibili tendenze per il futuro, l’Osservatorio Credit & Mobility offre anche una fotografia dello stato attuale dei consumi e della disponibilità economica degli italiani. Analizzando i contratti di finanziamento effettivamente stipulati per l’acquisto di automobili nuove entro marzo 2024, l’Osservatorio rileva come le preferenze della clientela si concentrano soprattutto sulle fasce di prezzo tra i 15 e i 25 mila euro, che rappresentano il 37% dei finanziamenti concessi nel primo trimestre dell’anno, seguite dalle vetture sotto i 15mila euro, il 33,2% del totale.

Per oltre la metà dei finanziamenti le rate mensili si attestano tra i 250 e i 350 euro con maxi-rata finale sotto i 15.000 euro. Rispetto ai primi 3 mesi del 2023, la richiesta di rateizzazione entro i 250 euro è cresciuta del 19%, ma allo stesso tempo si nota anche uno slittamento della maxi-rata finale verso importi maggiori: dal +17% per un importo di 15mila euro al +27% per una rata da 20mila euro, fino al +37% per importi superiori ai 20mila euro. Relativamente alla durata dei finanziamenti, inoltre, il 64% delle richieste si colloca tra i 2 e i 4 anni, mentre per periodi di tempo più lunghi l’Osservatorio ha registrato un calo delle richieste pari al 24%. Questi elementi delineano come i consumatori tendano ad avere una minore disponibilità economica nell’immediato rispetto al passato, preferendo contrattualizzare rate più modeste e più facili da coprire, mentre prevedono più flessibilità già nel breve periodo, entro 2-3 anni, per estinguere l’intero pagamento.

Infine, proprio la propensione a contrattualizzare rate mensili più basse ha portato il tasso di default sui finanziamenti concessi per le auto nuove ad attestarsi attorno allo 0,5% negli ultimi 12 mesi, un dato costantemente basso sin dal 2022. Grazie all’utilizzo di sistemi di informazione creditizia, infatti, le banche delle case automobilistiche hanno a disposizione uno strumento avanzato di controllo e selezione della clientela che consente di valutare le potenzialità di indebitamento e calibrare le rate in base alle fonti di reddito così da minimizzare i rischi, rendendo dunque possibile raggiungere un tasso di default così basso.

 

Crescono le immatricolazioni di auto ibride, ma le auto a benzina sono ancora in forte espansione

Analizzando le tipologie di vetture acquistate, si conferma una tendenza crescente all’acquisto di vetture ibride (HEV), che rappresentano il 38,6% delle immatricolazioni degli ultimi 4 mesi, una quota in crescita di 3,1 punti rispetto allo stesso periodo del 2023. L’incremento maggiore, però, riguarda i veicoli a benzina, 3,5 punti di quota in più nei quattro mesi, raggiungendo il 31% del totale dei veicoli acquistati. A causa dei ritardi nella emanazione degli ecoincentivi statali, annunciati già a fine novembre 2023, continuano a fare fatica i segmenti delle auto ibride plug-in e delle auto elettriche, fermi rispettivamente al 3,2% e al 2,8% del totale delle auto nuove, in netta diminuzione dallo scorso anno. Si tratta di un fattore che sta contribuendo a rallentare la transizione energetica nel Paese e che impone una riflessione sulla necessità di renderli presto oggetto di una pianificazione più strutturata.

 

Cresce anche il mercato dell’auto usata: +4,6% di richieste di finanziamento nel primo trimestre dell’anno

A differenza dell’auto nuova, nel mercato dell’usato le richieste di finanziamento non sono anticipatorie di trend evolutivi. In linea generale, nel primo trimestre del 2024 sono cresciuti sia i trasferimenti di proprietà di autovetture che le richieste di finanziamento di auto usate, rispettivamente del +4,6% e +11,6% in confronto allo stesso periodo del 2023. Oltre tre quarti (75,9%) dei trasferimenti di proprietà riguardano veicoli con valore inferiore a 15.000 euro, ed è proprio questo l’importo di finanziamento richiesto nel 60% dei casi. Ad essere maggiormente favoriti, i veicoli con alimentazione a benzina (39%) e diesel (45%). Per le auto usate le stime di accettazione delle richieste di finanziamento si attestano intorno all’80%, una percentuale più alta rispetto a quella delle auto nuove considerati gli importi richiesti più bassi. Nel caso delle auto usate il tasso di default negli ultimi 12 mesi si è attestato attorno all’1%.

 

Più auto nuove al Centro-Nord, Campania prima regione per l’usato. La fascia 46-60 anni al primo posto per acquisti e trasferimenti di proprietà

Andando nel dettaglio della distribuzione sul territorio nazionale, la maggior parte degli acquisti di veicoli nuovi avviene al Centro-Nord, mentre nel Centro-Sud è prevalente il ricorso al credito per l’acquisto di auto usate. La Lombardia è la prima regione per richieste di finanziamento (21,5%) e la seconda per immatricolazioni di auto nuove (15%), preceduta in questo caso solo dal Trentino-Alto Adige (18%), dove però pesano in maniera significativa le immatricolazioni effettuate dalle società di noleggio. Segue la Toscana per le immatricolazioni (11% del totale) mentre il Lazio è al secondo posto per le richieste di finanziamento (12%). La Lombardia è al primo posto anche per i trasferimenti di proprietà (16%), seguita da Campania (9,5%) e Lazio (9,4%). È proprio la Campania la regione in cui si registrano maggiori richieste di finanziamento per le auto usate, pari al 17% del totale.

Nel confronto tra le fasce di popolazione prese in esame dall’Osservatorio, emerge come i consumatori tra i 46 e i 60 anni rappresentino sia i principali acquirenti di auto nuove, con il 38% dei finanziamenti concessi e il 39% di richieste di finanziamento sul totale, ma anche di auto usate, con il 36% del totale dei trasferimenti di proprietà.

Nel confronto con i dati dell’anno precedente, non emergono differenze significative riguardo alle distribuzioni per genere e per fasce anagrafiche.

 

Per ulteriori informazioni: www.unrae.it

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