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14 dicembre 2023

Veicoli commerciali, a novembre crescita record dell'anno (+51,7%)

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Ma la transizione energetica si è incagliata. Crisci: rivedere lo schema incentivi che non funziona

 

Crescita record a novembre per i veicoli commerciali: con 19.150 immatricolazioni verso le 12.623 unità dello stesso mese 2022, la crescita è del 51,7%, la più elevata dell’anno. I primi 11 mesi chiudono a +21,9% con 178.806 unità verso le 146.696 del gennaio-novembre 2022.

Per l’intero 2023 si prevede una crescita del 24,4% con 200.000 veicoli commerciali immatricolati, oltre 39.000 in più del 2022. Con un tale risultato il mercato del trasporto merci leggero nel 2023 si riporterebbe finalmente al di sopra del risultato del 2019 (+6,0%).

Nel 2024 invece il comparto dovrebbe risentire degli impatti del rallentamento del ciclo economico, che inciderà in particolare sugli investimenti, attesi in calo. Sarà però influenzato positivamente da gare per il rinnovo di grandi flotte e da una certa disponibilità di contratti inevasi, per cui si ipotizza per il 2024 una crescita del 2,6% con 205.000 veicoli immatricolati.

Continua a restare fermo il fondo incentivi per i veicoli elettrici che, a poche settimane dalla fine dell’anno, presenta ancora un avanzo del 92,0%, che fa prevedere un residuo inutilizzato di 13,7 milioni sui 15 milioni complessivi di dotazione.

“La transizione energetica si è incagliata anche nel comparto dei veicoli commerciali, e l’accoglienza molto fredda degli incentivi dimostra che il relativo schema non sta funzionando e richiede una opportuna revisione, come chiediamo da tempo”, afferma il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci.

“Le nostre proposte in proposito – ribadisce Crisci - prevedono: 1) l’eliminazione dell’obbligo di rottamazione per i veicoli elettrici; 2) l’estensione ad alimentazioni diverse dall’elettrico, compreso il diesel, a fronte di rottamazione, con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa; 3) estensione alle società di noleggio, canale che può contribuire ad accelerare la transizione energetica”.

Infine, il Presidente dell’UNRAE ribadisce la necessità di una larga diffusione delle infrastrutture di ricarica, accordando un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) dal 2023 al 2025.

La struttura del mercato dei primi 11 mesi, con dati quasi definitivi, confrontata con lo stesso periodo 2022, fra i canali di vendita evidenzia per i privati ancora un leggero segno meno, con una quota al 15,1% (-3,7 p.p.). Il noleggio a lungo termine guadagna 1/3 dei volumi, grazie alla spinta delle società Top, arrivando a rappresentare 1/3 del mercato (32,3% di share, +2,6 p.p.); il breve termine raggiunge il 6,0% del totale (+1,5 p.p.). Le autoimmatricolazioni salgono di 2,4 punti, al 7,6%, le società rappresentano il 39% delle immatricolazioni del periodo (-2,8 p.p.).

Sul fronte delle motorizzazioni, nei primi 11 mesi rispetto allo stesso periodo 2022, il diesel recupera oltre 4 punti di quota, salendo all’80,3% del totale. Il Gpl è stabile in quota al 3,0%, i veicoli BEV si portano al 3,3%, i plug-in allo 0,6%. Il motore a benzina scende al 4,3% di share (-1,2 p.p.), i veicoli ibridi all’8,4% (-2,7 p.p.), il metano allo 0,2% di quota.

La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t negli 11 mesi 2023 cresce del 4,0% a 189,1 g/Km (rispetto ai 181,8 g/Km dello stesso periodo 2022).

 

Per ulteriori informazioni: www.unrae.it

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