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03 febbraio 2020
Parte male il 2020. Cade a gennaio la domanda di autovetture (-5,9%)
Inoltre l’infelice iniziativa del Comune di Roma (e di altri Comuni metropolitani) e la totale mancanza di un piano strategico nazionale disorientano i consumatori con probabili e ulteriori effetti depressivi in arrivo sul mercato
Inizia male il nuovo anno per il mercato Italiano delle autovetture, appesantito dal crollo della domanda dei privati. Bene il noleggio, con tassi di crescita in doppia cifra sia nel segmento a breve termine sia in quello a lungo termine. In contrazione anche le società.
Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, a Gennaio diminuisce del 5,9% la domanda di autovetture, con 155.528 unità immatricolate rispetto alle 165.271 dello stesso mese dello scorso anno, quando il mercato diminuì di più del 7%.
“In un quadro economico e geopolitico globale di grande incertezza, con ripercussioni negative sul nostro paese, come evidenziato dalla brutta partenza del mercato auto – ha commentato Michele Crisci, Presidente UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un insieme scoordinato di provvedimenti a livello comunale e regionale come quelli a cui abbiamo assistito e stiamo assistendo”.
“Iniziative prive di logica e senza alcun beneficio sulla qualità dell’aria, che hanno invece impattato e stanno impattando in termini gravemente negativi sui consumatori e sul mercato – continua il Presidente – con cancellazioni di ordini e ripensamenti da parte di acquirenti di auto diesel Euro 6, nuove e in linea con le più recenti normative in termini di emissioni”.
“Alla luce di quanto accaduto – continua Crisci – è sempre più evidente l’esigenza di un’azione di coordinamento e armonizzazione nazionale delle misure sulla mobilità e sulla circolazione delle auto. Vieppiù urgenti appaiono inoltre misure di sostegno alla domanda con l’obiettivo di svecchiare l’attuale parco circolante, con effetti positivi in termini di maggiore sicurezza e minore impatto ambientale”.
“UNRAE auspica quindi – conclude Crisci – che il prossimo tavolo automotive convocato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, costruendo su quanto fatto sinora, giunga velocemente all’adozione di misure allo scopo sopra citato e, contestualmente, affronti e definisca un piano nazionale strategico ed efficace atto a favorire lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica e rifornimento per le nuove tecnologie”.
Dall’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 elaborata dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, a Gennaio archiviano una crescita in tripla cifra gli acquisti di autovetture nelle fasce che godono dell’Ecobonus: con un incremento del 533% (oltre il 700% i privati) nella fascia sino a 20 g/km di CO2 e del 363% nella fascia 21-70 g/km, che complessivamente hanno rappresentato il 2% delle vendite.
Tra le altre fasce, quella delle vetture che emettono tra i 71 e i 160 g/km di CO2, l’unica esente dal Bonus/Malus e pari a oltre il 95% delle vendite, cala del 4,6%. Tra i veicoli penalizzati dal Malus, aumentano in doppia cifra gli acquisti di auto che emettono oltre i 200 g/km, mentre crollano le vendite di auto con emissioni di CO2 tra i 161 e i 200 g/km.
Dopo un trimestre finale di 2019 positivo per la forte spinta di noleggio a lungo termine e autoimmatricolazioni, torna in negativo la performance del dato mobile (come era d’altra parte stato all’inizio dello scorso anno).
Analizzando la domanda di autovetture per utilizzatori, si evidenzia il crollo della domanda da parte dei privati, che a Gennaio registra una diminuzione delle immatricolazioni del 14% a 92.000 unità e una perdita di quota di mercato di 5,5 punti percentuali al 58,8%, rispetto a un anno fa. D’altro canto, balzano gli acquisti del noleggio, con un aumento del 18% a 40.000 unità e una quota del 25,5%, 5,2 punti in più di Gennaio 2019. Con tassi di crescita in doppia cifra salgono sia il breve termine (+28%) sia il lungo termine (+18%). All’interno delle immatricolazioni a società, giù del 4,3% a 24.000 unità e una quota del 15,6% (+0,2 punti), si contraggono sia le autoimmatricolazioni (-3,6%) sia le vendite ad altre società (-5,8%).
Sul fronte delle alimentazioni si registra un nuovo calo a doppia cifra (-23%) delle immatricolazioni di vetture diesel con 52.000 unità e una quota del 33,5% (-7,7 p.p.). In calo anche il benzina (-3,0%) a 73.000 unità e una quota del 46,5% (+1,4 p.p.), che rappresenta la motorizzazione con la quota di mercato più alta. Crescita dell’82% nel mese per le ibride, con 15.600 unità immatricolate in rappresentanza del 10% del mercato. Molto positivo il risultato delle vendite di auto elettriche che archiviano un incremento a tripla cifra (+587%) con 1.900 unità e una quota dell’1,2%. Aumentano del 136% le vendite di metano a 4.100 unità mentre si contraggono (-21%) quelle di gpl a 9.600 unità.
Tutti i segmenti archiviano una performance negativa, a eccezione della nicchia F – Alto di gamma (+48%). Perde meno del mercato B – Utilitarie (-2,6%). Crolla (-16%) E – Superiori mentre hanno cali tra il 7% e il 10% C – Medie, D – Medie Superiori e A - Piccole.
Dal dettaglio per carrozzeria a Gennaio, quasi tutte le carrozzerie risultano in diminuzione eccetto crossover (+2,7%) e i poco rappresentati monovolume piccolo (+39%) e coupè (+0,2%). Tra i segmenti maggiori sottoperformano il mercato berline (-9,7%) e fuoristrada (-13%).
Analizzando le aree geografiche, sono in evidenza la tenuta dell’area Nord Orientale (+0,9%) e il crollo delle Isole (-19%). Con tassi tra l’8% e il 10% si contraggono le altre aree.
Sul fronte delle emissioni di CO2, è in calo a Gennaio il dato medio di mercato (-6,4%) con 113,0 g/km contro i 120,7 g/km dello stesso mese dello scorso anno.
Per concludere l’analisi del mercato, i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture sono stati 338.754, in flessione del 10% rispetto ai 377.787 di Gennaio 2019.
Roma, 3 febbraio 2020
Per approfondimenti: www.unrae.it