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21 gennaio 2020
Il mercato dei veicoli rimorchiati chiude il 2019 con una perdita del 7,1% sul 2018. Il mese di dicembre crolla a -17%
Il Centro Studi e Statistiche di UNRAE - sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - ha elaborato una stima del mercato dei Rimorchi e Semirimorchi con massa totale a terra superiore a 3,5 t che denuncia per il 2019 una perdita del mercato pari a -7,1% rispetto al 2018 (14.392 unità immatricolate contro 15.486). Nel solo mese di dicembre si è registrata una diminuzione di -17% rispetto al dicembre 2018 (1.063 unità contro 1.281).
“Ci aspettavamo – commenta Sandro Mantella, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, l’Associazione delle Case estere – che il risultato del 2019 fosse negativo, né ci stupisce che il mese di dicembre abbia registrato un calo che è passato a due cifre, visto il permanere delle incertezze relative al rinnovo delle misure finanziarie e fiscali utili per sostenere il mercato, che comunque per il nostro comparto sono state scarse e riservate ai veicoli rimorchiati destinati all’intermodalità. Si deve inoltre ricordare che le procedure burocratiche previste per l’assegnazione dei fondi agli aventi diritto sono state e sono – soprattutto per l’annualità 2019 – farraginose e scoraggianti.
Gli imprenditori, che pure abbiano necessità di investire, non possono procedere al buio senza sapere se e quando potranno contare sull’effettiva disponibilità del finanziamento richiesto.”.
“Nel 2020 - continua Mantella - il settore potrà ancora contare sulla Legge Sabatini, mentre la sostituzione della misura del superammortamento con quella del credito di imposta, vista la complessità della nuova norma, lascia alcune perplessità circa il suo potenziale impatto sul mercato. Naturalmente, nell’ambito delle risorse che potranno essere destinate al settore dell’autotrasporto, auspichiamo che sia mantenuta la quota per gli investimenti, da concedere magari con procedure più efficaci di quelle finora elaborate e con criteri più rispondenti alla realtà del mercato e alla necessità di sicurezza di trasporti e circolazione. Comunque nelle presenti circostanze, appare ragionevolmente difficile prevedere una ripresa del mercato almeno nel prossimo futuro.”.
“Dobbiamo infine sottolineare – conclude Mantella – le difficoltà che continua ad incontrare il comparto degli allestimenti nell’applicazione delle procedure previste per collaudi e immatricolazioni. Anche per il 2019 i nostri sforzi per trovare, insieme con l’Amministrazione, soluzioni almeno provvisorie ai problemi di carenza di personale e disfunzioni del sistema informatico non hanno dato esiti soddisfacenti. Non si è andati oltre le dichiarazioni di buona volontà e il comparto, nel quale tra l’altro l’innovazione tecnologica - in termini di sostenibilità ambientale e sicurezza - è all’avanguardia, continua a scontare ritardi e complicazioni per poter mettere in strada i veicoli destinati, per esempio, ai trasporti in regime di temperatura controllata, dove la domanda è forte, ma la stessa capacità produttiva viene frenata dalla lentezza delle procedure di collaudo e immatricolazione.
E’ molto probabile che il calo di immatricolazioni sia anche conseguenza di questa complicata situazione.
Segnaliamo, infine, con particolare preoccupazione che, di fronte a questo genere di problemi, molti Costruttori stranieri di veicoli e allestimenti stanno pensando di abbandonare il mercato italiano”.
Per approfondimenti: www.unrae.it