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22 gennaio 2020
Cala nel 2019 il mercato delle auto in Emilia-Romagna (-1,7% sul 2018), con la domanda dei privati in controtendenza
Sono più di 800.000 le autovetture circolanti in regione con oltre 14 anni di vita (il 28% del totale)
Nonostante i privati crescano dell’1,5%, il mercato delle autovetture in Emilia-Romagna cala dell’1,7% nel 2019, secondo le elaborazioni del Centro Studi e Statistiche UNRAE su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Le vendite a società, quasi un quarto del totale, cadono quasi del 10% contro il -6% a livello nazionale (dove pesano un quinto del mercato). Il noleggio, con una quota regionale di appena l’1,4% contro il 24% nazionale, crolla del 14% mentre cresce del 6% a livello nazionale.
Cadono del 26% le immatricolazioni di auto diesel (circa un terzo del totale) contro il -22% a livello nazionale, dove pesano per 2/5 del mercato. I benzina, con quote oltre il 40% sia in Emilia-Romagna sia a livello nazionale, crescono del 23%, contro il +26% della media nazionale.
Salgono del 6,3%, contro il +9,1% a livello nazionale, i volumi di auto a GPL (con una quota regionale di quasi il 12% verso il 7% nazionale). Si contraggono dell’8,5% le vendite di auto a metano (con una quota del 4,5%) mentre aumentano del 3,0% a livello nazionale, dove pesano per il 2,0%.
In Emilia-Romagna crescono del 31% le immatricolazioni di ibride (toccando quota 7,2%), in linea con la media nazionale (dove pesano per il 6,0%). Con un tasso di crescita del 20%, contro un dato nazionale del 31%, resta assolutamente marginale la quota regionale delle plug-in (0,30% in linea con lo 0,33% a livello nazionale). Nonostante volumi in aumento in tripla cifra, resta appena inferiore alla modesta quota a livello nazionale (0,55%) la rappresentatività regionale delle autovetture elettriche (0,44%).
In linea con la media nazionale, aumentano del 3,3% le emissioni di CO2, a 120,0 g/km verso i 119,1 dell’Italia.
Simili agli andamenti nazionali sono i trend a livello di segmento come pure di carrozzeria, con i crossover in crescita a doppia cifra, a toccare circa un terzo dei volumi totali.
Dai dati sul parco circolante in Emilia-Romagna al 31 Dicembre 2018, di fonte ACI, risulta che il 28% delle autovetture risponde a direttive ante Euro 4 e ha quindi oltre 14 anni di età, valore elevato, anche se inferiore alla corrispondente media nazionale, pari al 35%.
Analizzando il parco circolante regionale per alimentazione, emerge la minore rappresentatività (di alcuni punti) di autovetture benzina e diesel rispetto alla media nazionale, a beneficio di GPL e metano (che vantano quote regionali dell’11% e del 7,3%, rispettivamente, contro le corrispondenti quote nazionali del 6,2% e 2,4%).
Interessante è l’analisi dei dati a fine 2018, di fonte ACI, sul parco circolante dei taxi nell’area Bolognese, una nicchia di mercato, ma rilevante per le percorrenze annue tipicamente alte di questi mezzi pubblici, generalmente esentati dai blocchi del traffico. Il 77% dei taxi circolanti in provincia di Bologna risulta avere meno di 4 anni, con un’anzianità marcatamente minore rispetto al circolante totale, con un dato pari al 25%, mentre quello sui taxi a livello nazionale è del 47%. Dati altrettanto interessanti sono quelli sulle alimentazioni dei taxi nell’area di Bologna, con la quota delle autovetture ibride al 23% (contro il 18% della media nazionale). Marginale è la quota dell’elettrico sia a Bologna (0,15%) sia a livello nazionale (0,51%), mentre spicca la quota del metano, all’11% contro il 2,7% nazionale. Resta ancora l’alimentazione più rappresentata, con 2/3 del circolante, il diesel tra i taxi Bolognesi come pure a livello nazionale.
Auspichiamo che la regione Emilia-Romagna possa continuare a lavorare per un sempre più veloce rinnovo del parco circolante, favorendo la rottamazione dei veicoli più dannosi per la sicurezza e l'ambiente e stimolando l'acquisto di veicoli di ultima generazione con l’auspicio che, entro l’anno in corso, si possa effettivamente raggiungere il numero di 2.000 colonnine elettriche installate in partenariato pubblico-privato, integrato nel 2018 nel piano regionale dei trasporti.
Roma, 22 gennaio 2020
Per approfondimenti: www.unrae.it