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17 maggio 2019
Il secondo trimestre in Europa inizia con il segno meno
Ad aprile perse 6.500 immatricolazioni
Inizia con una contrazione anche il II trimestre del mercato dell’automobile europeo. Così come i primi mesi, infatti, aprile fa registrare un risultato negativo delle vendite di automobili nuove e perde circa 6.500 immatricolazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Secondo l’ACEA, l’Associazione dei Costruttori europei, il mese di aprile nell’Europa dei 28+EFTA ha, infatti, archiviato 1.344.863 unità, in calo dello 0,5% rispetto a quanto registrato nel mese di aprile 2018, quando si immatricolarono 1.351.352 unità. Questi volumi portano il cumulato del primo quadrimestre a recuperare leggermente la flessione rispetto al trimestre appena concluso ma permane il segno negativo: -2,5% con 5.491.050 vetture, contro le 5.633.842 del gennaio-aprile 2018.
“I numeri di Aprile – afferma Andrea Cardinali, da poco nominato Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche estere - confermano il permanere di una certa difficoltà in Europa, soprattutto nei mercati britannico e spagnolo. Ma la situazione più difficile, nonostante il segno positivo nel mese, rimane quella italiana, con una flessione del 4,6% da inizio anno”. “Per giunta, nei primi 4 mesi del 2019 in Italia le emissioni di CO2 sono aumentate del 6,5%, e questo è effetto della campagna di demonizzazione sul diesel, che non risparmia - del tutto ingiustificatamente - nemmeno le modernissime motorizzazioni Euro 6”.
Mentre ci si accanisce sulle nuove immatricolazioni con misure penalizzanti, si trascura il vero malato: un parco circolante vetusto, insicuro ed inquinante. La sua età media, con la crisi del 2008, è passata da 7,5 a 10,9 anni - il valore più elevato fra i major markets dopo quello spagnolo - e il trend non si è più invertito. Con i ritmi attuali, per liberare le nostre strade dalle vetture ante Euro 4 servirebbero quasi 14 anni, e nel frattempo anche le Euro 5 saranno divenute archeologia industriale”.
“Come abbiamo ribadito pochi giorni fa a Verona in occasione di un incontro con la Stampa congiuntamente alle altre Associazioni della filiera, il rinnovo del parco circolante deve diventare una priorità nazionale: è indispensabile – conclude Cardinali - che il Governo prenda provvedimenti in un’ottica di neutralità tecnologica, ed è necessario farlo ora”.
Germania – Primo quadrimestre stabile (-0,2%), ad aprile flette l’alimentazione benzina
Il mese di aprile 2019 regge il confronto con il 2018, quando le vendite raggiunsero il livello più alto degli ultimi 9 anni. Le immatricolazioni di auto nuove in Germania, infatti, nel mese sono state 310.715, circa 3.400 in meno (-1,1%) rispetto allo scorso anno. Con 1.190.807 immatricolazioni, si chiude complessivamente in linea con lo scorso anno (-0,2%) un primo quadrimestre sostenuto dalle vendite di febbraio, a fronte della contrazione dei volumi registrata negli altri mesi. Da sottolineare, ad aprile, la flessione del 5,1% della benzina, (al 59,1% di quota nel mese e al 59,2% nei 4 mesi) e del diesel (-0,9%), per il quale va segnalata una riduzione di quota, sia in aprile (al 33,5%) che nel quadrimestre (al 33,2%). In aumento le vendite dell’elettrico (+50,4%) e dell’ibrido (+54,9%). In ultimo, ad aprile le immatricolazioni a persone giuridiche (-1,3%) sono state il 61,3% del totale, contro il 64,0% del primo quadrimestre.
Regno Unito – In aprile crolla di nuovo la domanda, primo quadrimestre scende a -2,7%
In aprile, calo significativo delle vendite di auto nuove nel Regno Unito che, con 161.064 immatricolazioni, perde il 4,1% rispetto alle 167.911 dello scorso anno. Il secondo volume più basso per aprile dal 2012. Calo che si consolida nel quadrimestre (-2,7%) con 862.100 immatricolazioni nel 2019 rispetto alle 886.400 del 2018. Continua il crollo del diesel che perde il 18,4% dei volumi nel quadrimestre e il 9,4% nel mese di aprile. Da evidenziare gli ottimi risultati delle alimentazioni alternative che guadagnano il 14,3% dei volumi e 0,9 p.p. rispetto ai primi quattro mesi dello scorso anno. Stessa sorte anche nel mese di aprile per le alimentazioni alternative che superano le 10.000 unità (+12,7%). Ad aprile si registrano tendenze diverse nei tre canali di vendita: performance negativa dei privati che chiudono con un -10,3%, positiva per le flotte (+2,9%) e crollo per le società, che perdono il 32,7% rispetto al 2018. Il calo dei privati è sintomatico di un mercato in contrazione.
Francia – Aprile a +0,4%, primo quadrimestre pressoché stabile (-0,4%)
Nonostante il giorno lavorativo in più, il mercato dell’auto in Francia nel mese di aprile ha fatto registrare 188.196 immatricolazioni di auto nuove, con un incremento di appena lo 0,4% rispetto alle 187.390 dello scorso anno. Questo risultato porta il primo quadrimestre in diminuzione dello 0,4% con 741.531 vendite complessive (dopo un mese di febbraio in aumento e un mese di marzo in declino). Prosegue il calo delle immatricolazioni di vetture con motorizzazione diesel, che nel primo quadrimestre hanno perso il 15,9% e oltre 6 punti percentuali di quota di mercato. A trarne vantaggio la benzina che, con 437.134 unità, arriva al 58,95% di rappresentatività. Nello stesso periodo, sono state immatricolate oltre 2.600 unità in più rispetto al 2018 per le autovetture ibride, attualmente al 4,9% di quota di mercato con 36.335 unità.
Spagna – Con la Settimana Santa mercato a +2,6% in aprile
Per la Spagna nel mese di aprile si registra un risultato positivo. Il mercato spagnolo delle autovetture ha fatto registrare un +2,6% grazie alle 119.417 vendite di auto nuove. Questo risultato è dettato anche dalla cadenza della Settimana Santa, nel 2019, nel mese di aprile, che ha influito sull’aumento del 27,1% del noleggio, che si mantiene ancora in territorio negativo nel cumulato dei primi 4 mesi. Preoccupa la flessione dei privati, calati del 17,3% nel mese e dell’11,1% nel primo quadrimestre, mentre le società hanno registrato una crescita: +13,3% ad aprile con 36.421 immatricolazioni di auto nuove (+3,8% nel cumulato). Il mercato spagnolo nel primo quadrimestre, infine, fa segnare un -4,5% con 436.328 vendite di auto nuove rispetto alle 456.749 del gennaio-aprile 2018. L’Associazione dei costruttori segnala che stanno aumentando le vetture con più di 15 anni di anzianità, con impatti negativi sul rinnovo del parco.
Per approfondimenti: www.unrae.it