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01 febbraio 2018

Il mercato auto regge il confronto con il 2017 grazie ad un giorno lavorativo in più (gennaio +3,4%).

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Previsione di stabilità per il 2018: 1.995.000 immatricolazioni (+1,3%)

Grazie anche ad un giorno lavorativo in più, il primo mese del 2018 segna una leggera crescita rispetto allo scorso anno. Secondo quanto diffuso oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, il mese di gennaio registra 177.822 immatricolazioni di auto nuove, che equivalgono a una crescita del 3,4% rispetto alle 172.034 di gennaio 2017, quando l’aumento sull’anno precedente era stato a doppia cifra (+10%). Importanti nel mese sono state le forti azioni promozionali delle Case e delle loro Reti di vendita e il ricorso alle autoimmatricolazioni. 

“Discreta la partenza - ha dichiarato Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere - sarà comunque interessante valutare come la domanda nel 2018 si comporterà a fronte della mancanza del Superammortamento nel canale delle vendite a società e come si gestirà il bisogno di smaltimento degli stock di km0”. 

“Inoltre, i recenti temi legati allo sforamento delle soglie di inquinamento nelle principali città italiane ripropongono, come ampiamente previsto, i problemi connessi alla dimensione del parco circolante, in particolare quello ante Euro 3, immatricolato oltre 17 anni fa, che conta quasi 10 milioni di autovetture e veicoli commerciali leggeri”. 

“Appare singolare - conclude Crisci - che, nonostante il perdurare di iniziative scoordinate da parte delle amministrazioni locali, già più volte sottolineate dalla nostra Associazione, nessun partito abbia inserito il tema dello svecchiamento del parco all’interno del proprio programma politico.” 

Per il 2018 l’UNRAE stima una domanda di autovetture che si manterrà tonica grazie anche ad indicatori macroeconomici più favorevoli e al bisogno di accelerare la sostituzione del parco anziano, ma il potenziale di crescita sarà contenuto dall’esigenza di smaltimento dell’ingente stock di km0, che andrà a drenare parte della domanda di auto nuove nel canale privati, e dalla mancanza del Superammortamento nel canale delle vendite a società. 

 Nella parte finale del 2017 lo stock di autoimmatricolazioni ammontava a circa 180.000 unità (quasi due mesi di vendite nel canale privati). 

Per queste ragioni, secondo l’UNRAE, il 2018, pur in presenza di segnali oggettivamente positivi, registrerà solo un lieve miglioramento rispetto al 2017, con una crescita che si assesterà all’1,3% attorno a 1.995.000 immatricolazioni di autovetture nuove, 25.000 in più del 2017. 

Da un’analisi per canali di vendita l’UNRAE prevede una domanda dei privati sostanzialmente stabile sul livello di minimo storico, intorno al 56,5%, effetto questo della aumentata offerta di vetture km0 e dello sviluppo di nuove formule commerciali come il noleggio lungo termine a privati che ormai sta uscendo da una limitazione regionale al centro sud per allargarsi come offerta su tutto il territorio nazionale. 

Si prevede in riduzione anche la rappresentatività delle società (stimata al 20%) per il mancato rinnovo del Superammortamento a vantaggio del noleggio che continuerà a crescere grazie alle potenzialità del mercato, tornando a ristabilire le distanze dalle società, posizionandosi al 23,5% del totale. 

L’anno si è aperto con un mese di gennaio che, dall’analisi della struttura del mercato, conferma alcune tendenze già in atto nel 2017. Gli acquisti dei privati hanno segnato una flessione del 6,3%, con una quota che perde ben 6 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, fermandosi al 57% del totale. Le società incrementano le vendite del mese di oltre 1/4 (nonostante il sostanzioso incremento del 33% dello scorso anno), raggiungendo il 20,2% di quota, spinte da un aumento del 28% delle autoimmatricolazioni e del 18% delle società vere e proprie. Crescita a doppia cifra anche per il noleggio, al +15,5% (+2,4 p.p. di quota), grazie - in particolare - al contributo del noleggio a breve termine che segna un +26,2% a fronte comunque di un buon +9,3% del lungo termine. 

Dopo la flessione di dicembre, le motorizzazioni diesel tornano in territorio positivo con un +3,8% ed una quota in sostanza stabile al 55,2% del totale, sostenuta dalle vendite a società e noleggio, mentre le immatricolazioni flettono del 12% nell’area delle vendite a privati. 

Le motorizzazioni a benzina perdono oltre 1 punto di quota (al 32,6%), mentre rimangono stabili le vendite del Gpl dopo l’incremento del 30% dello scorso anno. Stabile in quota anche il metano e si conferma forte il gradimento degli automobilisti verso le vetture ibride che crescono di oltre il 50%, raggiungendo il 4% del totale mercato. Nonostante la numerosità ancora bassa, le motorizzazioni elettriche in gennaio vedono aumentare le vendite del 38,3%, con una significativa quota del 30% nel canale privati. 

I segmenti confermano tutti un buon andamento, ad eccezione delle city car che nel mese contraggono le vendite del 15,5%, scendendo al 15,6% di quota di mercato. Si portano, invece, quasi tutte in territorio negativo le carrozzerie analizzate, con l’esclusione dei SUV (fuoristrada e crossover) che insieme giungono a rappresentare quasi il 37% del mercato di gennaio, un livello record ed in crescita di 8,6 punti percentuali. L’area geografica del Nord Est è quella che si distingue per l’incremento maggiore delle vendite, a fronte di una stabilità del Nord Ovest e del Centro Italia. 

Il mercato delle vetture usate, infine, parte in crescita: sono, infatti, 392.268 i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario, in attesa della rivendita al cliente finale), che si confrontano con i 378.270 passaggi del gennaio 2017, un incremento del 3,7%.

Per approfondimenti: www.unrae.it  

 

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