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Veicoli commerciali e industriali

12 gennaio 2017

I veicoli commerciali sfiorano le 200.000 unità nel 2016 (+49%). L'incertezza della conferma ufficiale del superammortamento spinge il mese di dicembre che chiude a +89%

Prevista per il 2017 una crescita ridimensionata al +5%

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“L’opportunità di godere del Superammortamento al 140%, in attesa della conferma ufficiale della proroga al 2017 (arrivata poi nella prima metà del mese di dicembre con la Legge di Bilancio), in uno scenario reso più incerto anche dai risultati del referendum, ha spinto i clienti ad anticipare gli acquisti di veicoli commerciali entro il 2016”, ha affermato Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere.

 

Sulla base dei dati elaborati dal Centro Studi e Statistiche dell’Associazione, infatti, il mese di dicembre ha visto un’exploit di immatricolazioni di veicoli da lavoro (autocarri con ptt fino a 3,5t), accelerando ulterioremente il trend e segnando un incremento dell’88,9%, il 35° consecutivo, con 27.772 unità vendute rispetto alle 14.702 del dicembre 2015.

 

L’intero anno sfiora così le 200.000 immatricolazioni complessive (199.300 per l’esattezza), con una crescita del 49% in confronto alle 133.794 dello stesso periodo 2015. Il mercato torna, quindi, a toccare le 200.000 unità, livello abbandonato nel lontano 2008, anno dal quale iniziò un lungo periodo di crisi.

 

“A sostenere l’ottimo andamento delle vendite nell’intero anno 2016 - afferma Massimo Nordio - il beneficio fiscale del Superammortamento e la Nuova Sabatini per l’acquisto di beni strumentali, che hanno accelerato il rinnovo di un parco circolante ancora molto anziano, e la commessa del Costruttore nazionale verso un’Azienda a partecipazione pubblica”.

 

“Per l’anno che si è appena aperto - conclude il Presidente - alla luce della conferma dei benefici fiscali quali Superammortamento e Legge Sabatini, riteniamo che il mercato dei veicoli commerciali possa proseguire nel trend di incremento, seppur in deciso ridimensionamento al +5%, vista anche l’anticipazione degli acquisti sul 2016, che avrà effetti soprattutto nel 1° trimestre di questo anno”.

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