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Veicoli commerciali e industriali

18 marzo 2016

Accelera a febbraio l'andamento positivo del mercato dei veicoli industriali con +59,8% sul febbraio 2015

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Continua la lettura aggiornata dell’andamento delle immatricolazioni dei veicoli con massa totale a terra superiore alle 3,5 t, avviata lo scorso mese dal Centro Studi e Statistiche di UNRAE, l’Associazione dei Costruttori esteri, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero dei Trasporti, il cui consolidamento avviene mediamente dopo tre mesi.

 

Per il totale dei veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 t, il dato relativo al mese di febbraio 2016 porta ad una stima di 1.830 unità immatricolate, con un incremento del 59,8% sullo stesso mese del 2015, quando si registrarono 1.145 unità.

 

Il cumulato dei primi due mesi di quest’anno indica per la categoria di peso un incremento delle immatricolazioni del 32,7% rispetto allo stesso periodo del 2015, passando dalle 2.589 unità del 1° bimestre 2015 alle 3.435 attuali.

 

In particolare, per i veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore a 16 t, l’incremento del mese è stato del 55,2%, essendo le immatricolazioni passate da 934 del febbraio 2015 a 1.450 nel febbraio 2016. Il cumulato dei primi due mesi indica un incremento del 33,8% (da 2.077 a 2.780 unità).

 

“I primi dati consolidati che è possibile riscontrare – ha commentato il Presidente della sezione Veicoli Industriali, Franco Fenoglio – indicano una significativa tenuta delle previsioni effettuate da UNRAE”.

 

“I notevoli incrementi che si stanno registrando sembrano dovuti alle più recenti misure di Legge, che hanno portato all’applicazione del cosiddetto superammortamento e, in parte, alle  misure di sostegno fiscale, quale il beneficio del credito di imposta per il recupero delle accise sul carburante. Benefici questi ultimi dai quali, tra l’altro, sono stati espressamente esclusi i veicoli Euro I e II dotati di retrofit”.

 

“Registriamo, pertanto, con soddisfazione - ha aggiunto Fenoglio - l’incremento del mercato rilevato dalle stime effettuate, ma riteniamo prematuri i tempi per esprimere una previsione di tenuta rispetto all’attuale trend. Infatti, da troppo tempo in Italia manca una politica industriale dei trasporti che definisca i necessari interventi strutturali. Aspettiamo, quindi, di verificare gli andamenti del secondo semestre dell’anno”.

 

“Dopo gli impegnativi investimenti effettuati dai Costruttori per adeguare i veicoli alle più severe norme ambientali e gli sforzi compiuti per assistere i clienti sul piano finanziario, ci troviamo ancora con un parco circolante che è il più anziano d’Europa, con un’età media di oltre 11 anni e una presenza inaccettabile di mezzi obsoleti e ormai poco sicuri, che collocano il trasporto italiano nelle ultime posizioni delle classifiche internazionali”.

 

“I benefici derivanti dall’offerta di prodotti moderni, sicuri ed adeguati ad un trasporto sostenibile e di qualità non vengono trasferiti alla strada in mancanza di azioni pubbliche decisamente indirizzate al sostegno del processo di rinnovo ed ammodernamento del parco, nel senso di maggior sostenibilità ambientale e sicurezza, anche in presenza di un crescente processo di cambiamento nella struttura e missione delle flotte”. 

 

“Sarebbe di grande utilità - ha concluso il Presidente Fenoglio - la predisposizione da parte del Governo di un adeguato piano di realizzazione delle necessarie misure volte a favorire un’accelerazione al rinnovo del parco circolante che consenta un significativo salto di qualità in termini di benefici ambientali, di sicurezza ed economici”.

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