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Autovetture

25 luglio 2024

Maggio conferma la crescita dell'auto usata: +4,4%

Abbastanza stabili gli scambi per contraente: nel mese il 55,6% avviene tra privati/aziende e il 39,8% da operatori a privati/aziende

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Il mese di maggio conferma la crescita per il mercato delle auto usate (con dati in attesa di consolidamento): +4,4% nel mese a 462.030 trasferimenti di proprietà rispetto ai 442.640 del 2023, un livello inferiore del 3,1% rispetto al 2019. I trasferimenti netti aumentano del 3,4% e le minivolture del 5,7%. Nei primi 5 mesi la crescita si attesta a +9,6% con 2.298.830 passaggi complessivi rispetto ai 2.096.907 di gennaio-maggio 2023.

 

 

Trasferimenti netti: Alimentazioni

 

In maggio il diesel ricopre sempre  la prima posizione fra le motorizzazioni preferite nel mercato dell’usato, ma perde 2,8 punti con il 45,4% di quota (al 45,5% nei 5 mesi); al secondo posto il motore a benzina al 38,2% (-0,3 p.p. e al 38,8% nel cumulato). Le ibride occupano la terza posizione con il 7,7% (7,1% nel cumulato), segue il Gpl (al 4,9% nel mese e nei 5 mesi). Il metano si posiziona al 2,2% in maggio e in gennaio-maggio, mentre i trasferimenti netti di auto BEV e plug-in pesano rispettivamente lo 0,7% e l’1,0% del totale (0,7% e 0,9% nel cumulato).

 

 

Trasferimenti netti: Contraenti

 

Il quadro dei trasferimenti per contraente si conferma stabile, con variazioni di quota di pochi decimi di punto: in leggero recupero gli scambi tra privati/aziende, che rimangono largamente predominanti e in maggio rappresentano il 55,6% di tutti i passaggi di proprietà (56,3% nel cumulato). Cedono leggermente quelli da operatore a cliente finale, al 39,8% nel mese (39,4% in gennaio-maggio). In crescita gli scambi provenienti da Km0 (3,8%), mentre cedono quelli provenienti dal noleggio (0,9% complessivo nel mese e 0,8% nei 5 mesi).    

 

 

Trasferimenti netti – Quota % Maggio 2024: Regione

 

L’analisi per regione conferma in maggio l’immutabile leadership della Lombardia con il 16,0% dei trasferimenti (+0,1 punti), seguita dal Lazio al 9,7% (-0,5 punti) e dalla Campania al 9,3% di quota (+0,4 punti).

 

 

Trasferimenti netti: Anzianità

 

In maggio scende di 1,7 punti la quota dei trasferimenti netti di vetture con oltre 10 anni di anzianità, che coprono comunque quasi la metà del mercato, con il 47,9% (48,5% nei 5 mesi). Sale al 17,0% la quota delle auto da 6 a 10 anni (16,7% nel cumulato) e cresce di 0,9 punti quella delle auto da 1 a 2 anni (al 4,4% in maggio e 4,1% in gennaio-maggio). Guadagna appena 1 decimale la quota delle vetture da 2 a 4 anni (12,1% nel mese e 11,3% nei 5 mesi) e quella delle auto più fresche da 0 a 1 anno (al 6,7% nel mese e 6,6% nel cumulato). In calo di mezzo punto la quota delle auto da 4 a 6 anni (al 12,0% nel mese e 12,7% nel cumulato).

 

 

Minivolture: Contraenti

 

Sul fronte delle minivolture, in maggio cede 5,3 punti la quota dei privati o altre società che permutano la propria vettura, che scende al 55,5% (57,5% nei 5 mesi), mentre guadagna 2,6 punti la quota dei ritiri di autovetture da parte degli operatori, al 29,3% (27,6% nel cumulato). In crescita di 1,1 punti le auto provenienti dal noleggio a lungo termine (al 10,5% e 10,0% nei 5 mesi), e di 0,9 punti quelle provenienti dal breve termine (al 2,7%, 2,8% in gennaio-maggio), in aumento al 2,1% quelle provenienti da Km0 (stessa quota del cumulato).

 

 

Minivolture: Alimentazioni

 

 In maggio le minivolture di auto diesel perdono 4,8 punti, al 48,5% (49,5% nei 5 mesi), mentre il benzina guadagna 0,4 punti, al 31,8% (31,7% nel cumulato). In contrazione il metano (al 2,0%), a fronte di una stabilità del Gpl (al 5,0%). In crescita le minivolture di auto ibride: 9,8% di share nel mese (8,9% nei 5 mesi). Le plug-in e le auto BEV si posizionano rispettivamente all’1,5% e 1,3%.

 

 

Minivolture: Anzianità

 

Anche fra le minivolture si contrae la quota delle autovetture con più di 10 anni, al 36,2% del totale (37,5% nei 5 mesi). In crescita, invece, le fasce di anzianità da 6 a 10 anni (20,0% nel mese e 19,9% nel cumulato), quella da 2 a 4 anni (16,6% in maggio e 15,4% nel cumulato), quella da 1 a 2 anni (7,2% nel mese e 5,3% in gennaio-maggio) e quella da 0 a 1 anno (6,2% e 7,0% nei 5 mesi). In calo di quasi 1 punto solo la fascia di anzianità da 4 a 6 anni (13,9% in maggio e 14,8% in gennaio-maggio).

 

 

In allegato il comunicato stampa completo di tabelle


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