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Autovetture

21 febbraio 2023

Mercato auto Europa, a gennaio prosegue il trend positivo (+10,7%). L'Italia sale al terzo posto fra i 5 Major Markets ma è sempre ultima nell'elettrico

UNRAE, con le nuove tecnologie si convertono i posti di lavoro e se ne creano nuovi ma serve un'agenda di Governo

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Continua anche a gennaio il trend positivo del mercato dell’auto in Europa (UE+UK+EFTA) che con 911.064 immatricolazioni registra un aumento del 10,7%, rispetto alle 822.423 immatricolazioni di gennaio 2022, e archivia il sesto mese consecutivo di crescita.

 

Ma il nostro mercato resta ancora all’ultimo posto nella classifica delle auto ECV (elettriche pure e ibride plug-in): con una quota del 7,3% l’Italia è superata ampiamente dalla Francia con il 22,3%, dal Regno Unito con il 20%, dalla Germania al 15,0% nonostante la sua forte discesa (era al 21,6% a gennaio 2022), ed è ancora distanziata dalla Spagna con l’11,2%.

 

Qualche novità a gennaio si riscontra fra i 5 Major Markets del continente: la Germania, che da sempre guida la classifica, inverte il trend e flette del 2,6% a causa del calo proprio delle ECV dopo l’interruzione degli incentivi per le PHEV a partire da gennaio. Gli altri mercati registrano invece una crescita che, a salire, va dal +8,8% della Francia al +14,7% del Regno Unito, +19,0% dell’Italia, fino al +51,4% della Spagna. In termini di unità immatricolate, l’Italia a gennaio supera la Francia e sale al terzo posto.

 

“Con l’approvazione definitiva da parte del Parlamento Europeo del divieto di vendita di auto nuove con motori endotermici dal 2035, i posti di lavoro coinvolti, qualche decina di migliaia, potranno non solo essere convertiti ma se ne potranno aggiungere anche altri”, commenta il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci.

 

 “Si tratta - aggiunge - di un processo già in atto, che va governato e al quale è sbagliato sottrarsi. Dobbiamo accogliere queste tecnologie e l’innovazione, tranquillizzando i consumatori sui prezzi: le auto elettriche non saranno solo per i ricchi, perché l’aumento graduale dei volumi di produzione contribuirà ad abbattere i costi e i relativi prezzi, il ruolo degli incentivi è di abbreviare i tempi. In questo percorso, le aziende, come acquirenti sensibili alla sostenibilità e che dovranno godere di una fiscalità agevolata come nel resto d’Europa e le infrastrutture, soprattutto nelle autostrade, avranno un ruolo fondamentale.

 

“Per questo – afferma Crisci – nei prossimi mesi e anni la transizione energetica dovrà essere accompagnata da un’agenda di Governo, economica e politica, in grado di supportare efficacemente lo sviluppo, anche da un punto di vista sociale e occupazionale”.

 

In tema di transizione energetica, l’UNRAE auspica una veloce emanazione delle norme attuative per la realizzazione entro tre anni di 21.000 colonnine di ricarica su strade urbane e superstrade, come previsto dai due decreti MASE pubblicati in Gazzetta Ufficiale. E si augura, inoltre, che venga adottato da parte del MIMIT il decreto attuativo per l’accesso al contributo per le infrastrutture domestiche, e venga realizzata tempestivamente la relativa piattaforma Invitalia.

 

 Sono passaggi importanti per lo sviluppo della mobilità a zero e bassissime emissioni nel nostro Paese, ma che andrebbero affiancati da ulteriori interventi che l’UNRAE sollecita da tempo e che ribadisce:

 

  • Potenziamento degli incentivi all’acquisto di autovetture per il rinnovo del parco circolante almeno fino al 2026 per privati e aziende. Su questo tema, è indicativo il caso della Germania, che a gennaio ha visto calare la quota di auto ECV (da sempre la più alta fra i 5 major markets) proprio a causa di una forte riduzione degli incentivi.
  • Elaborazione di una politica infrastrutturale degli impianti di ricarica elettrica fast e anche per il rifornimento di idrogeno.
  • Revisione dell’impianto fiscale del settore, modulando detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2 per le auto aziendali.
  • Pianificazione rapida per una riconversione industriale della filiera automotive e della componentistica per riportare il nostro Paese a essere un riferimento a livello europeo

 

 

Francia – Partenza con il segno più per il mercato auto francese: gennaio +8,8%

 

Dopo una chiusura anno 2022 in calo del 7,8% con 1.529.035 vendite (contro le 1.659.003 di gennaio-dicembre 2021), il 2023 inizia con una crescita dell’8,8% rispetto a gennaio 2022. Le immatricolazioni di auto nuove, infatti, sono state 111.939 a gennaio 2023 verso 102.899 dello stesso periodo dello scorso anno. A gennaio si registrano incrementi a doppia cifra per tutte le alimentazioni a zero o bassissime emissioni, con le BEV che si attestano al 13,1% di quota e le PHEV al 9,2%, che portano le ECV al 22,3% del totale mercato, con un incremento di 4,7 p.p.. Leggero aumento di rappresentatività anche per le HEV che passano dal 22,5% di un anno fa al 23,3% di gennaio 2023. Le emissioni medie di CO2 del mese sono state 100,1 g/Km a gennaio 2023, contro 106,6 g/Km di un anno fa.  

 

 

Germania – Il 2023 inizia in salita: gennaio perde il 2,6% dei volumi

 

Calo dei volumi di vendita in Germania in questo primo mese del 2023: 179.247 contro 184.112 che significa una flessione del 2,6%. Scendono le immatricolazioni a privati (-12,1%), al 31,6% del totale, mentre quelle a persone giuridiche crescono del 2,5%, al 68,3% di share. Per la forte riduzione degli incentivi, scende la quota delle elettrificate che a gennaio registrano forti diminuzioni di share. Le ECV, infatti, passano dal 21,6% di un anno fa al 15,0% di questo mese, a causa in particolare del crollo delle immatricolazioni delle PHEV, che perdono 5,4 punti, fermandosi al 4,9% del mercato totale, ma anche di una riduzione delle BEV, ora al 10,1% di quota (-1,2 p.p.). Le HEV, invece, crescono in volume e quota, attestandosi al 23,4% dal 19,1% di un anno fa. Le emissioni di CO2, infine, sono state 131,0 g/Km, +5,8% rispetto a un anno fa.

 

 

Regno Unito – Continua il trend di crescita: a gennaio aumento a doppia cifra (+14,7%)

 

Il mercato delle autovetture nuove nel Regno Unito registra la sesta crescita consecutiva, che consente al 2023 di iniziare con un segno più: le immatricolazioni di gennaio, infatti, sono state 131.994, il 14,7% in più rispetto alle 115.087 riportate lo stesso mese dello scorso anno. Nella suddivisione per canale di vendita, si nota un unico segno negativo, quello dei privati (-4,3%), che perdono 9 p.p. rispetto a un anno fa; in crescita le flotte (+36,8%), a ricoprire oltre la metà del mercato (52,7% di share) e le società (+45,6%) al 2,1% di rappresentatività. A gennaio stabile al 20% (-0,4 p.p.) la quota delle ECV, per un incremento delle BEV, ora al 13,1% (+0,6 p.p.) a fronte di un calo di 1 p.p. delle PHEV, che si attestano al 6,9%. In crescita le HEV che rappresentano il 31,3% del mercato. Secondo le stime della SMMT, le immatricolazioni di nuove auto dovrebbero raggiungere 1.790.000 unità nel 2023, in aumento dell’11% sul 2022 (ma ancora al di sotto del 2019) e 1.960.000 nel 2024.

 

 

Spagna – A gennaio aumento del 51,4% ma ancora sotto i livelli pre-pandemia

 

Le vendite di auto nuove in Spagna aumentano del 51,4% sul 2022 con 64.147 unità immatricolate che, se confrontate con gennaio 2020, significano un 26% in meno. Il forte incremento di gennaio 2023 è dovuto in parte alle unità commercializzate a dicembre e immatricolate a gennaio ma soprattutto ai volumi sotto tono registrati lo scorso anno a causa della crisi dei microchip. Analizzando i canali di vendita, emerge un complessivo andamento positivo con crescite a doppia cifra per i privati (+48,6%) e le società (+45,6%) e a tripla cifra per il noleggio (+157,5%). Lieve aumento in gennaio (+0,6 p.p.) per le BEV, ora al 4,8% di quota, a fronte di un calo di 1,2 p.p. delle PHEV (al 6,4%) che portano il consuntivo delle ECV all’11,2% di share. HEV al 32,6% dal 31,0% di un anno fa. Le emissioni medie di CO2 a gennaio si sono attestate a 118,3 g/Km, in linea con lo stesso mese dello scorso anno.

 

In allegato il comunicato stampa completo di grafici


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