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13 luglio 2022
Veicoli commerciali, a giugno arriva il 5° calo consecutivo (-23,5%). E' il peggiore risultato dell'anno.
Prenotazione incentivi a rilento per l’esclusione dei veicoli tradizionali
E cinque. A giugno arriva il quinto calo consecutivo nel mercato dei veicoli commerciali (autocarri fino a 3,5 t di peso totale a terra) che porta con sé anche il nuovo record negativo dell’anno: 13.166 veicoli immatricolati, -23,5% e 4.000 unità in meno rispetto a giugno 2021, come evidenziato dalle stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE. Nel primo semestre dell’anno, che finora annovera in positivo solo il mese di gennaio, le immatricolazioni ammontano a 87.225 unità, un calo pari all’11,1% con circa 11.000 veicoli persi nel confronto con la prima metà del 2021.
La prenotazione degli incentivi dedicati al comparto continua ad andare fortemente a rilento: dei 10 milioni di euro destinati ai veicoli elettrici puri con peso fino a 3,5 t e oltre 3,5 t, con contestuale rottamazione, risulta assegnata solo una quota del 6% e sono quindi ancora disponibili 9,4 milioni.
“Il modesto ricorso alla prenotazione degli incentivi va attribuito all’esclusione dal beneficio dei veicoli a combustione tradizionale, cioè alla categoria che copre il 98,3% del mercato dei veicoli commerciali che, a fronte di rottamazione, potrebbe contribuire in grande misura al rinnovo del parco circolante e alla riduzione delle emissioni”, sottolinea il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci, e aggiunge: “In quest’ottica, anche il Consiglio Europeo, pur confermando di recente l’orientamento all’elettrificazione del comparto dei Van, ha mostrato un’apertura sulla possibilità di utilizzare biocarburanti e combustibili alternativi per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nel settore dei trasporti”.
Il Presidente dell’UNRAE ribadisce inoltre che, per sostenere la diffusione dei veicoli a zero emissioni, resta prioritario predisporre una solida rete infrastrutturale, anche ricorrendo agli sgravi fiscali per stimolare l’installazione di ricariche da parte dei privati.
Dall’analisi della struttura del mercato dei primi 5 mesi (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), confrontata con lo stesso periodo 2021, emerge un crollo dei privati che perdono oltre 1/4 dei volumi, fermandosi al 18,6% di quota (-4,3 p.p.), delle autoimmatricolazioni (-21,6%) che si fermano al 4,2% di share e delle società (-18,9%), in calo di oltre 5 punti, al 39,8% del totale. Anche il noleggio a breve termine segna un tracollo del 36,5% (al 3,9% di quota), mentre il noleggio a lungo termine guadagna quasi 12 punti arrivando a rappresentare oltre 1/3 del mercato dei veicoli commerciali.
Sul fronte delle motorizzazioni, la perdita di oltre 10 punti porta il diesel al 74,8% di quota, il benzina più che raddoppia, arrivando al 6,9% del totale, due decimali li acquista il Gpl (al 2,8% di share), abbastanza stabile il metano al 2,1%. I veicoli ibridi salgono all’11,2% delle preferenze dal 5,6% di un anno fa, gli elettrici all’1,7%.
La CO2 media ponderata dei veicoli con ptt fino a 3,5 t, calcolata con il nuovo ciclo WLTP, nei primi 5 mesi scende del 7,6% a 179,6 g/Km (rispetto ai 194,3 g/Km dello stesso periodo 2021).