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11 gennaio 2022
Veicoli industriali: 2021 in crescita del 6,2% sul 2019 grazie ai "pesanti" ma restano i problemi
La crisi dei componenti minaccia anche il 2022
Il Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di dicembre 2021 verso dicembre 2020:
massa totale a terra |
dicembre |
% variazione |
|
2020 |
2021 |
||
>3,5 t |
2.004 |
2.500 |
+24,8 |
da 3,51 a 6 t |
70 |
132 |
+88,6 |
da 6,01 a 15,99 t |
316 |
428 |
+35,4 |
>= 16 t |
1.618 |
1.940 |
+19,9 |
I dodici mesi del 2021, verso lo stesso periodo del 2019, restituiscono il seguente quadro:
massa totale a terra |
gennaio-dicembre |
% variazione |
|
2019 |
2021 |
||
> 3,5 t |
23.627 |
25.090 |
+6,2 |
da 3,51 a 6 t |
950 |
750 |
-21,1 |
da 6,01 a 15,99 t |
3.691 |
3.590 |
-2,7 |
>= 16 t |
18.986 |
20.750 |
+9,3 |
L’andamento di dicembre 2021 su dicembre 2020 fa registrare un incremento del 24,8% del mercato dei veicoli industriali. Il confronto dell’intero anno 2021 sul 2020, interessato dalle restrizioni sanitarie e quindi poco indicativo ai fini della tendenza statistica, è del 23,8%, mentre rispetto al 2019 si registra un incremento del 6,2%.
“Il settore – commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE - chiude il 2021 con cifre in crescita su entrambi gli anni, ma in realtà l’incremento è trainato esclusivamente dal comparto dei veicoli pesanti (+9,3% sul 2019), mentre il rimbalzo di dicembre, a doppia cifra per tutte le fasce di peso, è da ascrivere alle dinamiche di fine anno e alla necessità per i trasportatori di assicurarsi i benefici derivanti dal credito d’imposta.”
L’analisi mese per mese, in effetti, mostra un andamento altalenante dovuto al permanere delle difficoltà della catena di approvvigionamento. “La carenza di componenti – spiega Starace - ha comportato un rallentamento della produzione, con frequenti stop and go che si sono riflessi in modo negativo sul mercato. In condizioni di normalità nella supply chain, la crescita sarebbe stata a doppia cifra. Purtroppo, è invece prevedibile il permanere della situazione di incertezza nelle forniture certamente per buona parte del 2022.”
“In questo contesto – conclude il Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE - rimane fondamentale che si lavori per accelerare il concreto contributo del settore trasporto merci alla transizione ecologica, attraverso un robusto ricambio del parco circolante, per il 55% ancora ante Euro IV, intervenendo in primis con un incremento dei fondi da destinare a tale scopo in una prospettiva strutturale. Ciò al fine di consentire un’adeguata programmazione sia delle Case costruttrici che delle imprese di autotrasporto per pianificare investimenti e obiettivi anche alla luce della sopra richiamata carenza di prodotto.
E’ inoltre necessario concentrare gli sforzi sul fronte delle infrastrutture per la ricarica di veicoli industriali elettrici e sullo sviluppo dei biocarburanti e dell’idrogeno che rappresentano soluzioni efficaci e sostenibili per la transizione verso le zero emissioni.”