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Autovetture

01 settembre 2020

Dopo 7 mesi di "profondo rosso", arrivano i primi segnali di arresto dell'emorragia per il mercato auto.

Gli interventi emergenziali richiesti e varati si stanno rivelando utili, adesso occorre un piano strategico ed integrato: è in gioco lo sviluppo della mobilità del paese.

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Analizzando i dati delle immatricolazioni del mese di agosto (-0,4%), si riscontrano i primi segni di arresto dell’emorragia dopo mesi di recessione. I ritmi del rinnovo del parco circolante restano, però, ancora bassissimi, e per raggiungere un livello di mercato normale sarà più che mai necessario proseguire nel solco tracciato nelle ultime settimane con l’erogazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni”. 

 

Così si è espresso Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, nel commentare i risultati del mercato di agosto, diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che rileva 88.801 vetture immatricolate, in linea rispetto alle 89.184 dell’agosto 2019. Nei primi 8 mesi il crollo del mercato è ancora pesante: -38,9% con 809.655 unità contro le 1.325.704 del gennaio-agosto 2019, con un consuntivo di 516.000 unità in meno.

 

Il mercato – prosegue il Presidente - ha reagito positivamente grazie ai recenti innesti normativi che hanno accompagnato molti consumatori alla sostituzione della propria vettura. Questo, nonostante il cambio repentino delle norme in vigore (con la recente approvazione del Decreto-Legge “Agosto”) e oltre 15 giorni di inoperatività della piattaforma di Invitalia per i nuovi incentivi abbiano creato inevitabili disagi alla clientela e agli operatori del settore. In particolare, questi ultimi sono stati infatti costretti a lavorare nell’incertezza più totale rispetto alla capienza e al residuo dei fondi e, quindi, a post-processare tutta la produzione della seconda metà di agosto. 

 

L’UNRAE ha manifestato da subito favore verso il sostanzioso rifinanziamento del fondo ecobonus, ma forte perplessità in merito alla sua suddivisione dei finanziamenti in 3 plafond, che sono disconnessi dalle reali segmentazioni di mercato e rischiano, quindi, di frenare le libere scelte dei consumatori. E’, infatti, verosimile pensare che il plafond di 100 milioni di euro destinato ai veicoli che emettono da 91 a 110 g/km di CO2 si esaurirà anzitempo (forse già nelle prossime settimane) creando inevitabili distorsioni di mercato. Riteniamo, pertanto, fondamentale che le Istituzioni competenti rivedano le disposizioni suddette prevedendo la possibilità di riallocare le risorse in eventuale esubero, verso i fondi prematuramente esauriti”. 

 

Nel Decreto-Legge agosto, infine, è stato concesso all’automotive uno stanziamento, pari a ulteriori 100 milioni di euro, ancora in attesa di specifica destinazione. “A tal riguardo – commenta Crisci - auspichiamo che una parte cospicua di esso possa essere destinata al rinnovo del parco dei veicoli commerciali, tra i più anziani d'Europa, dando così un concreto aiuto alle aziende severamente danneggiate dal lockdown degli scorsi mesi. 

 

Infine, con la prossima Legge di Bilancio 2021, sulla quale il Governo ha già avviato una discussione al suo interno, intravvediamo la necessità che venga presa in seria considerazione la riforma fiscale dell’auto aziendale, con un orizzonte strutturale o almeno pluriennale. Oltre a ciò sarà di particolare importanza pensare all’infrastrutturazione del Paese con le stazioni di ricarica, in modo da consentire una rapida diffusione dei veicoli ad alimentazione elettrica, e con le stazioni di rifornimento di quelle a idrogeno, e ad un piano di incentivi all’acquisto per il 2021 e gli anni a venire”.

 

Per questo motivo – conclude il Presidente - l’UNRAE auspica che le Istituzioni possano individuare tempestivamente una strategia di lungo periodo consistente ed efficace per svecchiare il parco circolante in linea con i progetti e i target definiti dall’Unione Europea. La principale sfida per lo sviluppo del nostro Paese consiste nel superare gli interventi emergenziali, apprezzabili ma limitati, approdando a piani più ambiziosi e di lungo respiro”.  

 

Il dettaglio della struttura del mercato sotto il profilo degli utilizzatori mostra in agosto una crescita del 27% degli acquisti dei privati, sostenuti dal nuovo Ecobonus della Legge Rilancio i cui fondi si sono esauriti velocemente in una settimana. La quota di mercato dei privati in agosto sale al 70,8% del totale (+15,4 punti), mentre nel cumulato perdono ancora 1/3 dei volumi immatricolati, fermandosi al 61,6% di quota (+5,1 p.p.). Torna, invece, in territorio negativo il noleggio che segna una leggera flessione del 2,4% e, con pochi decimali di riduzione, si porta al 15,7% di share. La performance è stata determinata da un calo del 2,4% del noleggio a lungo termine, per la flessione delle principali società Top di noleggio a lungo a fronte di un incremento a doppia cifra delle Captive, di diretta emanazione delle Case auto. Il breve termine segna, invece, nel mese una crescita che sfiora il 10%. Nei primi 8 mesi cumulati il noleggio evidenzia un calo del 43,6% e una quota che, riducendosi di due punti, si ferma al 23,8% del totale. Non accenna ad attenuarsi la profonda crisi delle società che in agosto perdono oltre la metà dei volumi immatricolati, scendendo al 13,6% di quota, ben 15 punti in meno rispetto allo stesso mese di un anno fa; determinante sul risultato è stato il crollo delle autoimmatricolazioni (-62,2%). La flessione degli acquisti delle società è vicina al 50% anche nel cumulato dei primi 8 mesi dell’anno (al 14,6% di share).

 

Tra le alimentazioni, forte calo a doppia cifra nel mese per benzina (-17,7%) e Gpl (-33,1%), rispettivamente al 36,2% e 6,8% di quota, scende dell’8,1% il diesel (al 35,3% del totale), mentre cresce dell’11,9% il metano, al 2,8% di rappresentatività. Forti incrementi a tre cifre – grazie anche al positivo impatto del nuovo Ecobonus - coinvolgono le vetture ibride, plug-in ed elettriche. Le ibride salgono in agosto al 15% di quota, era il 4,6% un anno fa (11,5% negli 8 mesi), le plug-in salgono dallo 0,3% all’1,8% (1,2% nel cumulato) e le elettriche dallo 0,6% al 2,1% (1,6% negli 8 mesi).

 

Sotto il profilo dei segmenti, in agosto buono l’andamento delle utilitarie (B) al 38,2% del totale, delle medie superiori (D) e delle superiori (E), mentre una forte contrazione interessa il segmento A, che scende al 15% di quota, il segmento alto di gamma (F) e le medie del segmento C che scendono al 32,8% di share.

 

A parte la buona performance dei crossover e fuoristrada, dei monovolume grandi e la tenuta delle station wagon, flessioni sostenute interessano tutte le altre carrozzerie del mercato. I crossover nel mese salgono al 39,5% di quota, appena 4 punti di distanza dalla vetta, dove storicamente sono posizionate le berline.

 

Le aree geografiche in agosto sono tutte in territorio positivo ad eccezione del Nord Ovest, in calo del 13,6%, che perde la prima posizione di un anno fa a vantaggio del Nord Est, quest’ultimo al primo posto anche nel cumulato degli 8 mesi. Nel cumulato le immatricolazioni di tutte le aree registrano flessioni tra il 35 e il 40%.

 

Scendono dell’8,9% in agosto le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni, passando dai 118,9 g/km di un anno fa agli attuali 108,4. Nei primi 8 mesi la riduzione è del 6,6% a 111,8 g/km (-8 g/km).

 

Nuovo pesante calo per il mercato dell’usato, che in agosto - con 155.727 trasferimenti di proprietà al netto delle minivolture - segna una flessione del 34,1% rispetto ai 236.436 passaggi di agosto 2019. Negli 8 mesi il calo è del 38,2% con 1.725.609 vetture trasferite contro le 2.792.681 del gennaio-agosto 2019.

 

 

In allegato il Comunicato Stampa completo di grafici e tabelle

 


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