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Veicoli commerciali e industriali

13 dicembre 2019

Cade a novembre il mercato dei veicoli commerciali (-9,7%)

Pesa l’incerta approvazione del credito d’imposta del 6% per investimenti in beni strumentali, in sostituzione del Superammortamento, certamente cancellato

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Dopo 9 mesi di moderato recupero della domanda, nel mese di novembre i veicoli commerciali registrano una brusca caduta, primo risultato negativo dopo gennaio.

 

Secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, infatti, nel mese di novembre 2019 il mercato degli autocarri con ptt fino a 3,5t archivia un calo del 9,7%, con 16.734 unità vendute contro le 18.537 dello stesso mese dello scorso anno, quando il mercato registrò una contrazione dell’8%. A un mese dalla chiusura dell’anno, le immatricolazioni totali sono quindi in aumento del 4,6% a 168.874 rispetto alle 161.386 unità del periodo gennaio-novembre 2018.

 

Come temutoafferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – pesa come un macigno sul già fragile comparto dei veicoli commerciali l’incerta approvazione del nuovo credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, che andrebbe a sostituire il Superammortamento”.

 

“Se pure venisse approvata nella sua ultima, migliorata formulazione – continua Crisci – la nuova misura manterrebbe purtroppo il carattere di temporaneità della norma cancellata”.

 

“Con l’auspicata definizione della nuova norma nell’ambito della Legge di Bilancio per il 2020 – conclude il Presidente – l’UNRAE ribadisce ancora una volta la necessità che, qualsivoglia sia lo strumento legislativo utilizzato, questa diventi un provvedimento strutturale che favorisca un programmato e più rapido svecchiamento del parco circolante, come noto tra i più vecchi in Europa”.

 

Da un’analisi del dettaglio della struttura del mercato di gennaio-ottobre 2019 (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), quando il mercato registrava un aumento del 6,3% con 151.803 contro le 142.856 dello stesso periodo dello scorso anno, si evince che i canali proseguono tutti nel loro trend di vendita positivo. Crescono, ma meno del mercato, i privati che con 32.065 unità registrano un aumento del 3,7% rispetto alle 30.931 di gennaio-ottobre 2018, perdendo pochi decimi di punto, rappresentando circa 1/5 delle vendite totali. Performance leggermente migliore ma non un traino per il mercato, quella delle società, che aumentano i propri volumi del 5,7% passando da una quota del 48,2% al 47,9%, con un incremento a doppia cifra (+16,7%) delle autoimmatricolazioni, a fronte di un +4,3% delle altre società. Forte impulso arriva, invece, dal canale del noleggio, in particolare per il breve termine che registra un incremento di quasi il 50% grazie alle 8.310 unità passando da un 3,9% a un 5,5% di quota. Stabili le vendite del noleggio a lungo termine (+0,9%) con quasi 35.000 unità, al 23% di rappresentatività.

 

Dal dettaglio per alimentazione dei primi 10 mesi dell’anno, invece, si delinea un nuovo aumento a tripla cifra per il benzina (+125%), con oltre 7.600 veicoli immatricolati e un raddoppio di quota, ora al 5,0%. Perde 4 punti percentuali di rappresentatività il diesel che si attesta a un 88,5% di quota con circa 134.000 unità (+1,6% verso lo scorso anno). Ottima anche la performance delle autovetture elettriche (+76,6%) che sfiorano le 900 unità. Segno positivo anche per il metano (+43,4%) e per il Gpl (+20,0%). Lieve incremento dei volumi anche per le ibride che si attestano su una quota di mercato dello 0,3% con 470 veicoli.

 

Ancora in aumento, seppure ancora con un trend in lieve decelerazione, le emissioni di CO2 che nel cumulato gennaio-ottobre segnano un +1,6% e passano dai 156,8 g/km dei primi 10 mesi 2018 ai 159,3 g/km di questi primi 10 mesi 2019.