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04 novembre 2019
Ad ottobre il mercato auto cresce del 6,7% grazie a noleggio a lungo termine e autoimmatricolazioni, ma è ancora giù nei 10 mesi
E sul 2020 incombe minacciosa la proposta del Governo di aumentare la tassazione delle auto aziendali. Già si manifesta il blocco degli ordinativi
Continua il recupero, solo apparente, della domanda di autovetture a ottobre, con 156.851 vetture immatricolate, in crescita del 6,7% rispetto alle 147.039 di ottobre 2018. Il confronto è infatti influenzato dalla debolezza dello stesso mese dello scorso anno, che fece registrare una diminuzione del 7,2%.
Si attenua quindi la dinamica negativa del cumulato, ora in calo dello 0,8% a 1.624.922 unità verso le 1.638.784 del periodo gennaio-ottobre del 2018.
“In un quadro macroeconomico con persistenti incertezze sia economiche sia geopolitiche – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – le previsioni sul mercato auto nel 2020 rischiano di dover essere rivista pesantemente al ribasso, alla luce della recente proposta del Governo di inserire nella Legge di Bilancio l’aumento, per tutti i dipendenti, del valore ai fini fiscali delle auto aziendali in fringe benefit, che potrebbe risultare raddoppiato o addirittura triplicato. La proposta, vessatoria nei confronti dei dipendenti, danneggerebbe anche le aziende, già penalizzate nella competizione internazionale dai limiti solo italiani a deducibilità e detraibilità, ed escluse dal Superammortamento previsto per gli altri beni strumentali, con un impatto fortemente negativo sul mercato delle auto aziendali e sulla capacità di rinnovare il parco circolante. Già in questi giorni, infatti, si sta riscontrando il blocco degli ordinativi da parte delle aziende clienti, nell’assoluta incertezza del quadro normativo e fiscale”.
“La recente, scottante e ancora aperta vicenda relativa ai provvedimenti in Legge di Bilancio sulle auto aziendali e sul Superammortamento – conclude il Presidente – dimostra una volta di più l’assoluta necessità si istituire finalmente, con estrema urgenza, una vera cabina di regia governativa per il settore auto. Dopo l’incontro al MISE del 18 ottobre u.s., siamo ancora in attesa che vengano convocati i famosi tavoli operativi su domanda, offerta e infrastrutture. Nel frattempo, senza alcuna anticipazione in tal senso, senza alcuna interlocuzione con le associazioni di settore e nella totale assenza di un coordinamento interministeriale, si procede ancora una volta in ordine sparso con provvedimenti impulsivi, estemporanei e di quantomeno dubbia legittimità. Una convocazione dei principali attori della filiera, ad un tavolo dove il Governo sia rappresentato nella sua collegialità, non è davvero più rinviabile, se si vuole evitare che lo stato di sofferenza del mondo automotive diventi una crisi irreversibile”.
Dall’analisi sulle immatricolazioni per fascia di CO2 elaborata dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, risulta nel periodo marzo-ottobre un aumento delle immatricolazioni delle autovetture con emissioni sino a 70 g/km (rappresentanti lo 0,9% delle vendite del periodo rispetto allo 0,5% dello stesso periodo 2018), incluse quelle che non beneficiano dell’Ecobonus per limiti di prezzo e data di acquisto: +110% per la fascia fino a 20 g/km di CO2 (+340,5% per i soli privati) e +17% per quella con emissioni da 21 a 70 g/km.
Viene confermato l’andamento positivo delle vendite di vetture penalizzate dal Malus (nel complesso il 3,4% del mercato rispetto al 2,6% di un anno fa): +45% per la fascia da 161 a 175 g/km, +6.1% per quella da 176 a 200 g/km, +45% da 201 a 250 g/km e +7,4% oltre i 250 g/km.
Rimane negativo il confronto delle immatricolazioni negli ultimi 12 mesi rispetto allo stesso periodo precedente, con una diminuzione dell’1,1% nel periodo novembre 2018-ottobre 2019 rispetto a novembre 2017-ottobre 2018.
Dall’analisi della struttura del mercato dal punto di vista degli utilizzatori emerge in ottobre una modesta ricaduta degli acquisti dei privati (-1,0%) che perdono quasi 5 punti di quota al 60,7%. Nel cumulato dei 10 mesi, con un incremento di 1,7 punti percentuali, la quota cresce al 57,4%. A ottobre continuano a crescere gli acquisti del noleggio, con un balzo del 19,0% dei volumi, spinti dal forte aumento del lungo termine, portandosi ad una quota del 18,7% nel mese. Nel cumulato gennaio-ottobre il noleggio tocca il 24,4% di quota di mercato con un aumento di volumi del 2,4%. Infine, rimbalzano le vendite a società con un aumento delle immatricolazioni del 22,9% e una quota del 20,6%. Sono ancora in forte flessione (-13,2%) i volumi nel cumulato, con una quota del 18,2%.
Dal punto di vista delle alimentazioni, prosegue l’espansione delle vetture a benzina che crescono del 17,6% (con un andamento allineato anche nell’analisi al netto del noleggio). A ottobre cresce la quota al 45,9% (+4,2 p.p.), con un aumento di rappresentatività di 9,5 punti nei primi 10 mesi al 43,8% del totale mercato. D’altro canto, prosegue la forte contrazione del diesel: -13,3% nel mese, che peggiora al -20,8% al netto del noleggio, con il 35,8% di quota (-8,3 p.p.). Nel cumulato gennaio-ottobre la flessione è del 23,2% con una quota che scende al 40,7% (-11,7 punti). Il Gpl recupera leggermente volumi (+1,8%), con una rappresentatività che scende al 6,8% nel mese, ma sale al 7,2% nel cumulato. Quasi quadruplicate le vendite di auto a metano, che salgono al 2,9% di quota a ottobre, ma scendono all’1,9% nel cumulato. Le autovetture ibride toccano le 12.500 unità nel mese, in crescita del 42% al 7,9% di quota. Nel cumulato salgono del 29,4% a quasi 95,000 unità, con una quota del 5,8%. Nettamente positiva la dinamica di crescita delle auto elettriche (+59% l’incremento dei volumi a ottobre, + 108% nel periodo gennaio-ottobre). La quota nel mese è dello 0,6% mentre è dello 0,5% nei 10 mesi.
Nel mese di ottobre tutti i segmenti registrano delle variazioni positive con l’eccezione delle city car che perdono l’8,4% dei volumi e quasi 3 p.p. di quota ma che restano in attivo nei primi 10 mesi con una crescita dell’8,1%. Nel mese crescita a doppia cifra per le utilitarie del segmento B (+11,2%) per le medie del C (+13,0%), a fronte di una stabilità nel cumulato delle prime (+0,5%) e di una flessione delle seconde (-5,1%).
Nel mese, oltre l’ottima performance dei crossover (+25,7%), da segnalare – tra le altre - l’aumento delle cabrio e spider del 13,7% e delle coupé del 12,2%. Saldo negativo, invece, si registra nel periodo gennaio-ottobre per tutte le carrozzerie, con l’esclusione dei crossover al +15,4%.
Come il mese scorso, anche a ottobre trend positivo confermato per tutte le aree geografiche, che però continuano a registrare segni negativi nel cumulato. Nord ovest primo per rappresentatività nel mese con il 32,0% delle vendite ma non nel cumulato dove è il Nord est a posizionarsi al primo posto con 33,3%.
In calo (-1,7% a 116,7 g/km) nel mese la CO2 media ponderata che però cresce in gennaio-ottobre, del 4,4% a 119,3 g/km verso i 114,3 di un anno fa.
Infine, dall’analisi del mercato dell’usato si evince il netto calo dei trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture, che hanno registrato -6,1% a circa 397.000 unità rispetto alle quasi 423.000 di ottobre 2018. Nei primi 10 mesi la diminuzione è del 5.0% a 3.528.619 passaggi contro i 3.714.643 di un anno fa.
In allegato il comunicato completo di grafici e tabelle