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Veicoli commerciali e industriali

14 ottobre 2019

Continua la crescita del mercato dei veicoli commerciali: +13,2% a settembre e +7,1% nel cumulato annuo

Resta tuttavia la necessità di rinnovare un parco circolante tra i più vecchi d'Europa

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Come da attese, a settembre si è completato, senza scossoni, il passaggio dei veicoli commerciali (autocarri con ptt fino a 3,5t) alle nuove norme europee di omologazione e immatricolazione (WLTP). In questo mese il mercato dei veicoli commerciali archivia un segno positivo a doppia cifra, per la seconda volta nel corso dell’anno dopo aprile. Secondo le stime diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, infatti, prosegue in settembre il trend positivo iniziato a febbraio: le immatricolazioni sono state 13.736 e hanno segnato un +13,2% rispetto alle 12.129 dello stesso mese dello scorso anno.

 

In aumento anche le vendite dei primi nove mesi, che hanno visto un totale mercato di 134.849 unità a fronte delle 125.929 del periodo gennaio-settembre 2018, con un incremento, quindi, del 7,1%.

 

Il comparto dei veicoli commerciali – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere – continua a beneficiare del Superammortamento che contribuisce, sì, allo svecchiamento del parco circolante, ma non a sufficienza. Come stimato dal nostro Centro Studi, al 30 giugno 2019 quasi la metà dei veicoli circolanti rispondeva a una Direttiva ante Euro 4, che significa un’anzianità di oltre 13 anni. Con un mercato ai ritmi attuali occorrerebbero quasi 30 anni per un totale rinnovo”.

 

“L’UNRAE – conclude il Presidente – chiede che vengano presi provvedimenti strutturali che permettano in maniera programmata un rinnovo dei veicoli che circolano nelle nostre città e che troppo spesso, come dimostrato dai numeri, non rispettano la sicurezza delle persone e l’ambiente circostante”.

 

Analizzando nel dettaglio la struttura del mercato di gennaio-agosto 2019 (con dati ancora suscettibili di leggeri aggiustamenti nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione), quando la domanda evidenziava una crescita complessiva del 6,3% con 120.965 unità contro le 113.806 degli 8 mesi 2018, si evince un trend ancora in crescita per tutti i canali di vendita. Tuttavia, meno del mercato crescono gli acquisti dei privati (+5,3%), che registrano 25.767 vendite verso 24.463 di gennaio-agosto 2018, e perdono 0,2 p.p. di quota rispetto allo scorso anno, attestandosi al 21,3%. Con 58.549 unità, registrano un incremento del 6,4% rispetto alle 55.022 dello scorso anno, le vendite a società, grazie all’incremento dell’8,7% delle autoimmatricolazioni (al 5,9% di quota) e del 6,1% delle altre società (al 42,5% di quota, stabili rispetto allo scorso anno). Tra i canali, la migliore performance è quella registrata dal noleggio che chiude con una crescita del 6,8% grazie alle 36.649 unità, a fronte delle 34.321 dei primi 8 mesi del 2018. Una forte spinta arriva in particolare dal breve termine, che archivia un +32,0%, a fronte di una moderata crescita (+0,8%) del lungo termine.

 

Guardando alle motorizzazioni è da segnalare il raddoppio dei volumi del benzina (+98,6%) a 5.360 unità, con una rappresentatività del 4,4% (+2 p.p.), a fronte di una modesta crescita (+2%) del diesel che, nonostante i quasi 4 p.p. in meno, rappresenta quasi il 90% del mercato degli autocarri con 107.585 unità contro i 105.438 dei primi 8 mesi 2018. Ottimi risultati anche per il metano, che si attesta al 3,5% di quota grazie a un incremento del +53,2%, e per il Gpl, al 2,3% di rappresentatività, con un aumento del 31,4% dei volumi. In forte crescita le vendite dell’elettrico (+119,6%), che però con 784 unità rappresentano solamente lo 0,6% degli acquisti. In drastico calo invece le immatricolazioni di veicoli ibridi (-63,6%), ora allo 0,1% di quota.

 

Prosegue, nel periodo gennaio-agosto, l’incremento delle emissioni di CO2 per i veicoli commerciali, che registrano un +2,2%, con 159,6 g/km contro i 156,2 dello stesso periodo dello scorso anno.