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Veicoli commerciali e industriali

12 giugno 2018

Anche maggio conferma un leggero segno negativo per le vendite di veicoli commerciali (-2,7%)

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L’UNRAE auspica che il nuovo Esecutivo possa intervenire presto con azioni mirate al rinnovo del parco circolante

 

Dopo marzo (-5%) e aprile (-3%), anche maggio segna un andamento leggermente negativo delle vendite di veicoli commerciali (autocarri con ppt fino a 3,5t), segno di un probabile raggiunto assestamento della domanda.

 

Secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, in maggio sono stati venduti 16.494 veicoli da lavoro, il 2,7% in meno dei 16.954 dello stesso periodo dello scorso anno che, comunque, aveva fatto registrare una buona crescita a doppia cifra. Si mantine in attivo il cumulato gennaio-maggio che, con 74.170 unità immatricolate, evidenzia un +1% verso le 73.439 dei primi 5 mesi 2017.

 

“Nella seconda metà dell’anno – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE – il mercato dovrebbe mantenersi in attivo, considerato anche il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno che fu interessato da sostanziose flessioni”. “Il settore dei veicoli da lavoro – prosegue Crisci – risente dell’esigenza di accelerare il rinnovo di un parco circolante molto anziano, costituito ancora da 1/3 di veicoli ante Euro 3 e ci auguriamo che il nuovo Esecutivo possa dare presto indicazioni per interventi mirati in tal senso”.

 

Da questo mese il Comunicato si arricchisce dell’analisi della Struttura del mercato che dettaglia le immatricolazioni degli autocarri per canale di vendita e alimentazione, con dati del 1° quadrimestre dell’anno (ancora leggermente provvisori ma che andranno a consolidarsi nei prossimi due mesi, considerati i ritardi di immatricolazione).

 

In particolare, gli acquirenti privati (operatori con codice fiscale, incluse le ditte individuali, i professionisti, ecc.) in gennaio-aprile sono l’unico canale in territorio negativo, con una flessione del 3,3%. Cresce il noleggio nello stesso periodo (+2,6% e una quota di mercato stabile al 28,5%), grazie ad una maggiore dinamicità del breve termine (+10%) e dei noleggi effettuati dalle Case e dalle Concessionarie (+16,6%), mentre è rimasto stabile il lungo termine.

 

In leggera crescita le società (+4%), caratterizzate da un incremento a doppia cifra delle autoimmatricolazioni in gennaio-aprile ed il recupero di 1 punto percentuale di quota sul totale.

 

Sul fronte delle alimentazioni, anche se il diesel è la motorizzazione più rilevante, con oltre il 90% del mercato, nel 1° quadrimestre sono cresciute a doppia cifra le immatricolazioni a metano, Gpl ed ibride.