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Autovetture

01 giugno 2018

Maggio si ferma poco sotto le 200.000 immatricolazioni (-2,8%). Il nostro Paese ha le potenzialità per lo sviluppo della mobilità futura, è necessario accompagnarne la transizione

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Torna in leggera flessione il mercato dell’auto a maggio che, secondo quanto diffuso oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha totalizzato 199.113 auto vendute, in calo del 2,8% rispetto a maggio 2017 che, dopo ben 9 anni, era riuscito a tornare sopra la soglia delle 200.000 vetture immatricolate nello stesso mese di maggio (esattamente 204.807, non succedeva dal 2008).

 

Si porta in territorio negativo il cumulato dei primi 5 mesi dell’anno che, con 945.677 autovetture vendute, quasi 3.300 in meno delle 948.938 registrate nel gennaio-maggio 2017, segna una riduzione di appena lo 0,3%.

 

I temi politici e lo scenario che si è delineato in questi giorni non giovano certamente alla fiducia degli italiani e lasciano un quadro pieno di incertezze.

 

"L'UNRAE – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere - attende fiduciosamente che sia presto operativo il Governo che si è appena insediato, perché la gestione della transizione verso la mobilità del futuro ha bisogno urgente di essere accompagnata e guidata e l’UNRAE è pronta a svolgere il suo ruolo di stimolo e supporto alle Istituzioni.

 

L’Associazione delle Case automobilistiche estere, intanto sta andando avanti e lo scorso 15 maggio, in una Conferenza Stampa organizzata all’interno dell’Automotive Dealer Day, ha indicato la propria strategia per il futuro della mobilità nel nostro Paese.

 

“E’ quanto mai urgente – continua il Presidente – un processo virtuoso che consenta all’Italia di raggiungere gli obiettivi fissati dalle normative europee, attraverso misure efficaci da un lato di svecchiamento e rinnovo del parco e dall’altro di realizzazione delle necessarie infrastrutture. Ciò favorirebbe la messa in circolazione di veicoli a minore impatto ambientale, quali i veicoli di ultima generazione, nuovi o usati recenti (Euro 5 e Euro 6), caratterizzati da ottime performance emissive, che le Case automobilistiche sono già in grado di offrire, sulla base del principio della neutralità tecnologica, assicurando una mobilità più moderna sia dal punto di vista ambientale, della sicurezza ed economicamente sostenibile per gli automobilisti”.

 

“L’UNRAE – prosegue Crisci – avvierà subito un piano di visite tra i principali comuni italiani con l’obiettivo di sensibilizzare i Decisori locali e nazionali alla realizzazione di un’Agenda della transizione. Tale percorso, infatti, va accompagnato ed è necessaria una Cabina di regia che possa tracciare un piano strutturato, fatto di obiettivi progressivi, sui quali noi abbiamo già le idee chiare, per guidare il Paese verso la mobilità del futuro”.

 

“Interventi consapevoli ed evoluti hanno le potenzialità per condurre l’Italia verso uno scenario più moderno e innovativo, che nel 2030 potrebbe far raggiungere ai veicoli elettrici ed ibridi una quota complessiva di circa il 50% del totale delle vendite”.

 

L’approfondimento della struttura del mercato, da questo mese notevolmente arricchita nella scomposizione per canale di vendita, mostra una stabilità degli acquirenti privati che in maggio sono l’unico canale in territorio positivo: +0,6% e 112.731 auto vendute, con una quota di mercato che sale di quasi due punti al 56,3% del totale. Nel cumulato dei 5 mesi la flessione dei privati è del 6% e la rappresentatività sul totale si ferma al 53,4% (-3,2 p.p.).

 

Il noleggio in maggio evidenzia una leggera flessione (-1,9% con qualche decimo in meno di quota), pur mantenedo in attivo il cumulato gennaio-maggio a +9%, con il 27,1% del mercato totale. Il breve termine flette nel mese del 15,5%, mentre il lungo termine evidenzia una riduzione più attenuata, pari al 4,7%, determinato sia dal calo delle principali società di noleggio a lungo termine (Top), sia dalle società di diretta emanazione delle Case automobilistiche (Captive). Da segnalare la progressiva crescita dei noleggi effettuati dalle Reti di vendita e dalle Case auto che, in maggio, più che raddoppiano i volumi.

 

Le società, infine, in maggio registrano una forte contrazione: -13,1%, determinata dalla flessione del 16,6% delle autoimmatricolazioni, frutto del confronto con lo stesso periodo dello scorso anno nel quale subirono una forte accelerazione, mentre le società vere e proprie segnano una flessione contenuta e pari al 2,3%. Nel complesso la quota di mercato delle società in maggio si attesta al 18,2% (-2,2 p.p.) e nei 5 mesi al 19,5% (+0,9 p.p.), con volumi ancora in attivo del 4,6%.

 

Sul fronte delle alimentazioni, forte calo in maggio per il diesel che segna un -10,1%, con una quota che scende di oltre 4 punti, fermandosi al 51,7% del mercato. Nel cumulato la flessione è del 4,2%, attestandosi su una rappresentatività del 54,1%. L’altra motorizzazione in calo è il Gpl (-3,5% nel mese e -3,7% in gennaio-maggio), che mantiene stabile la sua quota. In crescita la benzina (+3,1%), che sale al 35,2% in maggio, aumentano le ibride del 12,3% (al 3,9% di quota), raddoppiano i volumi le vetture a metano (2,8% del totale) e crescono di quasi il 300% le vetture elettriche.

 

Flettono in maggio tutti i segmenti in cui è scomposto il mercato, ad eccezione del segmento C (+2,2%, rappresentando più di 1/3 del mercato) e dell’alto di gamma (+9,9%). In forte calo a doppia cifra la gran parte delle carrozzerie, mentre crescono notevolmente i crossover (+31,8%) e i fuoristrada (+20,1%); in attivo anche le monovolume grandi e i coupè.

 

Sale a maggio dello 0,3% la CO2 media ponderata che si attesta a 112,7 g/km (112,8 g/km nei primi 5 mesi).

 

L’analisi dei dati si conclude con il mercato dell’usato che, in maggio, segna il passo con una flessione del 2,2%, con 403.987 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome di un operatore, in attesa della rivendita a cliente), oltre 9.200 passaggi in meno dei 413.209 del maggio 2017. Nei primi 5 mesi il calo è del 3,3% con 1.947.473 trasferimenti di proprietà rispetto ai 2.014.128 del gennaio-maggio dello scorso anno.