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Veicoli commerciali e industriali

15 novembre 2016

Il mercato dei veicoli industriali cresce del 50% a ottobre: +41,1% nei primi 10 mesi dell'anno

Per il 2016 si pervedono 21.000 immatricolazioni (+38%), +5% per il 2017

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Basandosi sui dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE ha stimato per il mese di ottobre che il mercato italiano dei veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 t abbia avuto un incremento del 50% rispetto allo stesso mese del 2015, con 2.100 immatricolazioni rispetto alle 1.400 dello stesso periodo 2015.

 

I primi dieci mesi del 2016 registrano così una crescita del 41,1% sul totale delle immatricolazioni, che si attestano su 17.932 unità, confrontate con le 12.710 del gennaio-ottobre 2015.

 

Per i veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 t, l’aumento registrato a ottobre 2016 è stato del 38,1%, con 1.650 unità immatricolate contro le 1.195 dell’ottobre 2015.

 

Nei primi dieci mesi dell’anno le 13.953 unità uguali o superiori alle 16 t immatricolate denunciano un incremento del 39,9% rispetto alle 9.974 unità del periodo gennaio-ottobre 2015.

 

“Questo trend - ha dichiarato Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE - ci ha portato a ufficializzare nel corso della nostra Conferenza Stampa, tenutasi a Frascati l’8 novembre scorso, una previsione di mercato per tutto il 2016 sulle 21.000 unità immatricolate per quanto riguarda i veicoli con massa totale a terra superiore alle 3,5 t, con un incremento sul 2015 del 38%, mentre per la fascia dei veicoli pesanti (≥16 t) l’incremento potrebbe essere del 38,9%, per un totale di 16.500 unità immatricolate. Per il 2017 possiamo, per il momento, indicare un possibile assestamento positivo sul +5% rispetto al 2016.”

 

L’andamento del mercato continua ad essere positivo, dopo il lungo periodo di crisi, in funzione della necessità indilazionabile di rinnovare il parco veicoli, ampiamente obsoleto dal punto di vista della sostenibilità ambientale ed economica.

 

Tale rinnovo è stato sostenuto anche dalla messa a disposizione di fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti destinati alle imprese di trasporto per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale e a vocazione intermodale, ai quali si aggiungono ulteriori misure che hanno dimostrato di essere efficaci, quali il Superammortamento e la Nuova Sabatini.

 

Ma il clima è incerto e legato a situazioni contingenti: è di qualche giorno fa, per esempio, l’annuncio che Medio Credito Centrale ha sospeso l'operatività della Sezione Speciale per l'autotrasporto del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, perché sono esaurite le risorse economiche.

 

“Quelle adottate finora - ha ricordato Fenoglio - sono misure molto utili nella situazione attuale, ma non sufficienti a dare certezze per piani di investimento di medio-lungo periodo. Considerata l’anzianità media del parco e il ritmo attuale di ricambio, ci vorranno almeno vent’anni prima che il 70% dei veicoli circolanti ancora ante Euro IV sia completamente rinnovato”.

 

Nella delicatezza e complessità del quadro presente, l’UNRAE individua, quindi, le direttrici per una significativa ripresa del sistema trasportistico italiano, almeno per quanto attiene al trasporto stradale, nel rinnovo del parco più rapido possibile e nella formazione e aggiornamento dei conducenti, con attenzione particolare all’occupazione giovanile.

 

“Per questo - conclude Fenoglio - a Frascati abbiamo tra l’altro firmato con la Presidente del Comitato Centrale dell’Albo, Maria Teresa Di Matteo, una lettera di intenti con la quale l’UNRAE si impegna a partecipare attivamente al progetto di formazione che l’Albo sta realizzando. Una testimonianza di come l’UNRAE sia attenta anche al mondo del lavoro e di quanta importanza annetta al problema dell’occupazione, soprattutto fra i giovani. Questa iniziativa, che ha avuto l’appoggio delle Associazioni dell’autotrasporto, è la prova di come possa cambiare il rapporto tra i soggetti che agiscono nel mondo dei trasporti e che per troppo tempo in passato hanno lavorato su tavoli separati. E’ indispensabile “fare massa critica” per gestire il cambiamento in corso. E non abbiamo più molto tempo, perché il futuro è adesso”.