PUBBLICAZIONI
18 giugno 2013
Dopo la speranza di aprile (+1,8%) l'Europa torna in territorio negativo (maggio a -5,9%) trascinata da 4 dei grandi mercati. Brilla la Gran Bretagna (+11%)
La discontinuità positiva che si era registrata in aprile dopo 19 mesi continuativi di calo si interrompe, facendo registrare all’Europa dei 27 più Efta, secondo quanto comunicato oggi dall’ACEA, un nuovo calo del 5,9% rispetto al maggio 2013.
Sette Paesi con il segno positivo ed altri 8 che perdono meno di quanto cali la media Europea non sono sufficienti a bilanciare il traino verso il basso esercitato dalla flessione di Italia, Germania e Francia. Nei dati di maggio, spicca il +11% di Gran Bretagna ed anche il risultato della Spagna, che cede solo il 2,6%. Nei primi 5 mesi l’EU27+Efta registra un calo del 6,8% con 5.261.272 auto vendute. Nella sola Europa dei 27 si tratta del maggio più basso degli ultimi 20 anni.
In crisi da 37 mesi, il mercato dell’auto sembra però rallentare in giugno la sua caduta. I dati del mese comunicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti parlano, infatti, di un calo del 5,5% e 122.008 auto vendute. Il risultato è stato raggiunto con un giorno lavorativo in meno, ma considerando anche che il giugno 2012 aveva già sofferto di un pesante -24% rispetto all’anno precedente.
“Nel suo contributo al risultato Europeo, il calo dell’Italia (-8%) è ancora molto pesante, afferma Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere. “Il nostro sistema automotive ha bisogno di azioni capaci di rilanciare i consumi attraverso la riduzione del peso fiscale su famiglie ed imprese. Quanto predisposto dal Governo negli ultimi giorni sembra aprire prospettive più favorevoli per l’occupazione dei giovani e del lavoro più in generale, tuttavia resta non risolto il probabile aumento dell’IVA che, se applicato, potrebbe peggiorare la propensione generale verso i consumi”.
Germania – Torna in calo del 10% a maggio, pesa il peggioramento del clima di fiducia
Il mercato dell’auto tedesco, dopo il breve incremento ottenuto grazie al positivo effetto calendario delle festività pasquali nel mese di aprile, torna a flettere per la quarta volta a maggio, chiudendo in flessione del 9,9%, con 261.316 immatricolazioni di autovetture. Gli ultimi dati diffusi rappresentano la fotografia di una Germania in cerca della propria stabilità, in un contesto in cui, seppur nel complesso l’acquisizione di ordini da parte dell’industria e l’occupazione restino ben saldi, il mercato automobilistico dei primi 5 mesi si chiude con una flessione dell’8,8% sul 2012 e un totale di 1.219.717 autovetture vendute. Ciò è la conseguenza di un basso clima di fiducia dei consumatori tedeschi, causato dalle preoccupazioni legate alla crisi dei debiti nell’Eurozona. Infatti, nonostante attualmente la Germania stia sperimentando una crescita dei salari migliore degli ultimi 20 anni, le maggiori entrate dei cittadini vengono destinate al risparmio. La previsione della Global Insight per il 2013 resta invariata a 3.010.000 unità, che equivale a un calo di circa il 2,3% sull’anno 2012.
Gran Bretagna – I privati consentono al mercato di ottenere la 15^ crescita consecutiva
Le immatricolazioni di autovetture in Gran Bretagna crescono a maggio per il 15° mese consecutivo e archiviano un incremento dell’11% e un’aggiuntività di quasi 18.000 unità sul maggio 2012, chiudendo con 180.111 vendite: solo il 3% in meno rispetto a maggio 2007 e il più alto livello in volume degli ultimi 6 anni. Il cumulato gennaio-maggio archivia così un incremento del 9,3% a 948.666 unità. Il canale che più di tutti ha sostenuto tale crescita continua ad essere quello dei privati, aumentato del 20,9% a maggio e del 16,2% nei primi 5 mesi del 2013. L’incremento si evidenzia anche sul fronte delle flotte e delle società. Il mercato auto britannico è trainato da diversi fattori, quali il naturale rinnovo del parco circolante, la scelta degli automobilisti di rivolgersi a dei mezzi sempre più efficienti e, non per ultimo, le offerte attraenti di Case e Concessionari. I Costruttori rimangono cauti sulle performance del secondo semestre, a causa delle incertezze degli altri principali Paesi europei. Concorda anche la Global Insight, che prevede un incremento dell’1,6% sul 2012, portando le vendite a 2.076.000 unità.
Francia – La situazione macroeconomica influenza le performance del mercato
Sono 148.490 le immatricolazioni di autovetture nuove registrate nel mese di maggio in Francia, che significano un calo del 10,4% sul 2012 e un cumulato gennaio-maggio a 740.121 (-11,9%). Se da una parte c’è attesa per i nuovi modelli in arrivo dai Costruttori nazionali, la Francia continua a confrontarsi con elementi macroeconomici negativi: in primis, la disoccupazione ai livelli più alti dal 1999. A preoccupare, in particolare, è la situazione dei giovani che hanno difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro, oltre che le ristrettive politiche fiscali che contribuiscono a mantenere a livelli molto bassi la fiducia dei consumatori. La flessione dei privati, infatti, è peggiore del mercato complessivo: -13% nel mese. Come anche il resto dei Paesi dell’area Euro, la Francia rimarrà in un clima di stasi fino a settembre, in attesa dei risultati delle elezioni tedesche e di un quadro più chiaro per il futuro. La Global Insight stima un mercato autovetture in calo del 6,6%, al di sotto dei livelli pre-crisi quando la media di immatricolazioni annue di autovetture si aggirava attorno ai 2.000.000 di unità, cifra non raggiungibile prima del 2018.
Spagna – la forte ascesa dei privati non riesce a bilanciare il calo delle società: maggio a -2,6%
Confrontato con lo scorso anno, il mese di maggio in Spagna chiude in leggero calo se confrontato con il 2012, archiviando 70.534 immatricolazioni (-2,6%). Le vendite dei primi 5 mesi si fermano a 313.576 vetture immatricolate, registrando una diminuzione del 5,8% sul periodo gennaio-maggio 2012. A doppia cifra la crescita dei privati, che grazie al piano di incentivi PIVE2, cresce per il secondo mese consecutivo registrando, con 32.991 unità immatricolate, un incremento del 14% e raggiungendo una rappresentatività del 47% sul mercato totale. Nonostante gli oltre 82.000 ordini raccolti dal Plan, la performance dei privati non consente comunque di bilanciare la forte flessione delle società, che nel mese di maggio hanno realizzato 15.681 immatricolazioni, che equivalgono a un calo del 19,9% (nei 5 mesi -22,5% sull’anno precedente). Flessione, infine, dell’8,6% nel mese di maggio e del 3,8% nel cumulato per il canale del noleggio, che continua a risentire delle difficoltà congiunturali. L’ANIACAM, l’Associazione delle Case estere, stima per la fine dell’anno un mercato autovetture a 660.000 immatricolazioni (-5,7%).