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Autovetture

17 maggio 2013

Dopo 19 mesi Europa in lieve recupero: aprile in crescita dell'1,8%

L’effetto del peso sul mercato complessivo dei Paesi di maggior volume, in particolare il contributo positivo dato da Gran Bretagna, Germania e Spagna spingono finalmente l’Europa dei 27+Efta al segno positivo (+1,8).

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Si tratta di una discontinuità che si presenta dopo 19 mesi consecutivi di calo e che consente al mercato europeo, secondo i dati diffusi oggi dall’ACEA, di archiviare in aprile 1.081.307 unità. Va notato l’effetto positivo di una o due giornate lavorative in più a seconda dei mercati (segnatamente Germania e Spagna) ed anche il risultato della Grecia che, dopo una lunga crisi, sembra mostrare finalmente il segno di una possibile ripresa.

 

Il 1° quadrimestre riduce così il risultato negativo al 7,0% con 4.176.690 auto vendute.

“Anche l’Italia potrebbe avere la possibilità di riprendere a dare il proprio contributo alla crescita dell’Europa”, afferma Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere. “Ciò, solo se le azioni annunciate dal Governo a sostegno delle famiglie, delle imprese e dei consumi (rinvio IMU per abitazioni, capannoni e fabbricati e congelamento dell’IVA) saranno in grado nei prossimi mesi di creare una nuova propensione agli acquisti ed invertire il ciclo dell’economia”.

Germania – Inversione di tendenza per il mercato auto tedesco in aprile (+3,8%)

Il mese di aprile in Germania chiude con un +3,8% sull’aprile 2012 e 284.444 autovetture immatricolate. Un cambio di rotta rispetto ai mesi precedenti per il mercato tedesco, aiutato in buona parte da due giorni lavorativi in più, grazie alla Pasqua caduta quest’anno nel mese di marzo. Analizzando i risultati di questo primo quadrimestre del 2013, si nota un considerevole calo delle vendite (-8,5%) a 958.401 unità immatricolate. Un’importante inversione di tendenza si è compiuta ad aprile, se confrontato con quanto registrato nel primo trimestre dell’anno, quando il mercato si attestava su un calo a doppia cifra (-12,9%). Impatto negativo sulle vendite ha avuto il clima di fiducia dei consumatori, che pur percependo i salari più alti di sempre ed in crescita rispetto agli ultimi 20 anni, assumono un atteggiamento cautelativo. La preoccupazione per la pressione fiscale e le altre implicazioni della crisi nell’Eurozona li sta, infatti, spingendo sul risparmio più che sui consumi. Secondo la Global Insight il calo del mercato tedesco nel 2013 arriverà al 2,2%, registrando 3.010.000 autovetture immatricolate.

Gran Bretagna – Il Regno Unito va avanti segnando la 14^ crescita consecutiva

Sul mercato britannico il mese di aprile segna la sua migliore performance dal 2008, con una crescita del 14,8% e 163.357 unità immatricolate. Il risultato è stato conseguito anche grazie alla forte domanda del mese di marzo che non si è riusciti ad evadere completamente nello stesso mese e che ha, quindi, portato aggiuntività su aprile. Il 1° quadrimestre archivia così 768.555 auto vendute, in crescita dell’8,9%, con oltre 60.000 veicoli in più rispetto all’anno precedente. La performance del mese è guidata sempre dagli acquisti dei privati, che in aprile hanno raggiunto circa 82.000 unità, in crescita di oltre il 32% (+15,2% nel 1° quadrimestre), stimolati da interessanti offerte commerciali e da un buon clima di fiducia. In crescita anche le società (+8,5% nel mese), stabili le flotte (+0,8%). L’Associazione dei costruttori (SMMT) ha rivisto al rialzo la propria stima per il mercato 2013 a 2.100.000 immatricolazioni, in crescita del 3% sui risultati dello scorso anno e un ulteriore incremento nel 2014 a 2.120.000 unità complessive. Più prudenti altri operatori che si posizionano al di sotto, a 2.076.000 immatricolazioni (+1,6%).

Francia – Ancora un calo ad aprile, per la fine del 2013 peggiora la previsione (-7%)

Anche la Francia, come l’Italia, continua a collezionare flessioni delle immatricolazioni, stretta fra le difficoltà della situazione economica, la politica fiscale restrittiva e l’alto tasso di disoccupazione, mix che sta frenando la domanda delle famiglie e delle imprese. Le vendite di autovetture in aprile hanno registrato, infatti, una riduzione del 5,3% a 157.749 unità, che portano il periodo gennaio-aprile a 591.631 immatricolazioni, in calo del 12,3% sullo stesso periodo 2012. Contribuiscono alla flessione del 1° quadrimestre gli acquisti dei privati (-16% e di poco al di sopra del 53% di quota) e quelli delle società di noleggio (-11,4% al 14% del totale). Secondo la Global Insight ci sono poche speranze che nei prossimi mesi dell’anno la situazione del mercato possa invertire la tendenza. La stima per il 2013 è ulteriormente peggiorata e si posiziona su una flessione del 7% a 1.770.000 vetture vendute, con un ritorno ai livelli pre-crisi di circa 2 milioni di unità solo a partire dal 2016-2017.

Spagna – Dopo 7 mesi di calo, il piano incentivi regala un segno più alle vendite auto (+10,8%)

Il mercato dell’auto spagnolo, dopo 7 mesi consecutivi di calo, archivia in aprile una crescita del 10,8% e un totale di 62.317 unità. Ancora in flessione, invece, il primo quadrimestre che registra una diminuzione del 6,7% sull’anno precedente (243.042 unità). La nota positiva di questo avvio d’anno è rappresentata dalle vendite del canale dei privati che, grazie al buon rendimento del Piano PIVE 2, hanno registrato un incremento del 2,7% nei primi 4 mesi del 2013, raggiungendo le 114.965 unità. Gli ordini raccolti in questa seconda fase di incentivazione al rinnovo del parco sono stati fin’ora circa 60.000, quasi il 40% del totale dei fondi previsti dal Piano PIVE 2 che, insieme alle promozioni delle case e dei concessionari (le più vantaggiose in Europa secondo l’ANIACAM) e gli sforzi delle finanziarie di marca, permettono di sostenere il mercato con i numeri attuali. Nel solo mese di aprile emerge il forte aumento delle vendite a privati (+25,9%) e del noleggio (35,6%), mentre un importante calo ha caratterizzato quelle a società che, a causa della chiusura di numerose piccole e medie imprese e il mancato rinnovo delle flotte delle più grandi, calano di oltre il 20%. Ciò che le Associazioni di categoria ritengono indispensabile per una ripresa stabile è la concessione del credito alle imprese ed il miglioramento del clima di fiducia, perché gli spagnoli oggi cambiano l’auto solo se non c’è alternativa.