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19 febbraio 2013
In gennaio l'Europa dei 27 al più basso livello di sempre
La crescita dell'Inghilterra sorrgge il calo dell'Europa.Germania, Francia, Italia in forte sofferenza, la Spagna confida negli incentivi. L’Unione Europea dei 27 registra in gennaio il più basso livello della storia e l’Europa nel suo complesso (27 + Efta) non arriva al milione di vetture.
Secondo i dati comunicati oggi dall’ACEA, infatti, le immatricolazioni nel mese sono state 918.000, in flessione dell’8,5% sui risultati 2012. L’Italia, che un anno fa era ancora terza per numero di immatricolazioni, scende al quarto posto, scavalcata dalla Francia.
Che l’auto sia in sofferenza in modo trasversale è confermato dal fatto che solo 12 Paesi su 27 + i 3 dell’Efta fanno meglio della media europea, che è sorretta soprattutto da UK, senza il cui contributo il calo dell’Europa sarebbe dell’11,5%. Così, con esclusione di UK, ci sono solo 8 Paesi con il segno positivo che sostengono appena il 15% dei volumi dell’Europa nel suo complesso.
Pertanto, il primo mese non parte bene: la Germania, primo mercato, segna un -8,6%, la Francia - ai volumi del 1997 - cala a doppia cifra (-15,1%), come l’Italia (-17,6%).
Bene Gran Bretagna (+11,5%), in linea positiva da 11 mesi, mentre la Spagna riprende quota grazie agli incentivi statali.
“Nel contesto Europeo l’Italia ha da superare la tipica incertezza pre-elettorale – ha commentato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta in Italia le Case automobilistiche estere – ma deve confidare che il nuovo Esecutivo, attraverso idonei interventi di riduzione della pressione fiscale sulle famiglie, riesca a generare una nuova e più favorevole propensione verso i consumi.”
Germania – Un’altra flessione per le vendite auto: gennaio a -8,6%
Flettono anche in gennaio le vendite in Germania. Le 192.090 immatricolazioni segnano, infatti, un calo dell’8,6% rispetto al buon livello registrato nello stesso periodo dello scorso anno, tornando ad un volume simile a quello del gennaio 2011. La maggiore incertezza che ha caratterizzato il mercato nella seconda parte dello scorso anno sembra interessare anche l’inizio del 2013, segno che le vendite tedesche non sono esenti dalle difficoltà economiche che interessano l’Europa. Le Associazioni di categoria rimangono, comunque, molto confidenti che – nonostante il debole inizio - il mercato del 2013 possa superare i 3 milioni di autovetture immatricolate, consapevoli che il positivo andamento economico, nelle prossime settimane, possa incentivare la fiducia dei consumatori e, conseguentemente, degli acquirenti di autovetture. Anche la Global Insight ritiene che il mercato possa recuperare nei prossimi mesi, portando le vendite a 3.050.000 unità, in flessione del 4% sui risultati 2012.
Gran Bretagna – Ottima partenza del mercato: gennaio a +11,5%
Ottima partenza per il mercato britannico che nel mese di gennaio segna una crescita dell’11,5% con 143.643 vetture immatricolate rispetto alle 128.853 dell’anno precedente. Questo rappresenta il terzo mese, degli ultimi quattro, con un incremento a doppia cifra e l’undicesima crescita consecutiva del mercato. La buona performance è stata guidata dagli acquisti delle famiglie, cresciuti del 15,9% (al 42,5% di quota) e dal buon andamento delle flotte (+6% in volume al 52,4% di rappresentatività). La domanda delle società cresce del 40%, acquistando un punto percentuale e portandosi al 5,1% del totale. Dell’incremento delle vendite a privati ne hanno beneficiato, in particolare, le motorizzazioni a benzina, cresciute nel mese del 19,1%. La situazione economica della Gran Bretagna rimane più stabile di molti altri Paesi dell’Europa Occidentale e, alla luce dei risultati migliori delle attese per il 2012, la SMMT ha rivisto al rialzo la propria stima per gli anni 2013 e 2014. Le aspettative sono di una leggera crescita nel 2013 (+0,6%), a 2.057.000 immatricolazioni e di un ulteriore incremento del 2,6% nell’anno successivo, a 2.110.000 unità.
Francia – gennaio al livello più basso dal 1997
Nessuna inversione di tendenza, invece, per il mercato francese, che inizia l’anno 2013 con una flessione del 15,1% a 124.798 immatricolazioni. Quello di gennaio rappresenta il livello più basso per il mercato dell’auto dal 1997. In flessione tutte le tipologie di acquirenti: le famiglie scendono del 14%, le società del 7% ed il noleggio di oltre il 50%, in questo ultimo caso a causa dell’aumento della tassazione per i veicoli che emettono valori di CO2 superiori a 135 g/km. Sull’andamento del mercato dell’auto pesa lo scenario economico, caratterizzato da tre trimestri consecutivi di stagnazione e prospettive ancor meno rosee, considerando la stretta fiscale varata in autunno e le misure annunciate a fine anno di un incremento dell’IVA a partire dal 2014 e tagli alla spesa pubblica. La CCFA (l’Associazione dei Costruttori) stima per l’anno 2013 un’ulteriore contrazione di circa 2 punti percentuali, mentre secondo la Global Insight il mercato si posizionerà intorno a 1.810.000 unità, in calo del 4,5% sul 2012.
Spagna – Grazie agli incentivi, dopo 30 mesi, tornano in crescita gli acquisti delle famiglie
Gli incentivi alla rottamazione, rifinanziati con il nuovo programma a febbraio, stanno invertendo la tendenza del mercato. Infatti, dopo 30 mesi consecutivi di flessioni (ad eccezione dell’agosto 2012, a causa dell’anticipo di acquisti dovuto all’incremento dell’IVA), le vendite di autovetture a privati sono cresciute in gennaio del 7%, nonostante il mercato complessivo abbia registrato appena 49.671 unità, in flessione del 9,6% rispetto allo stesso periodo 2012 e tornando ai livelli di 25 anni prima. Il Plan PIVE da 75 milioni di euro è andato esaurendosi in circa tre mesi e mezzo; il nuovo fondo prevede lo stanziamento di 150 milioni di euro e le Associazioni di categoria ritengono che possa coprire le vendite fino a fine estate. ANIACAM e ANFAC sono, inoltre, molto ottimiste sul beneficio che potrà dare al rinnovo del parco (composto per il 44% da vetture con anzianità superiore a 10 anni), al clima di fiducia dei consumatori e, non da ultimo, alle Casse dello Stato. Alla luce di ciò, l’ANIACAM ha rivisto al rialzo la propria stima di chiusura, prevedendo per il 2013 una chiusura al di sopra delle 700.000 unità e facendo registrare un’inversione di tendenza, in attesa del 2014, quando il mercato è previsto superare le 800.000 unità.