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Veicoli commerciali e industriali

11 gennaio 2013

I veicoli commerciali nel 2012 si fermano sotto le 120.000 unità con un calo del 31,6%

Per l'anno appena iniziato previsto un andamento stabile.

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Se per il mercato auto l’anno 2012 ha registrato una flessione del 20%, ancor più drammatico è stato l’andamento delle immatricolazioni di veicoli commerciali (autocarri con peso totale a terra fino a 3,5t), che – secondo quanto previsto e confermato dall’elaborazione delle stime del Centro Studi dell’Associazione - hanno archiviato una flessione del 31,6% a 116.742 veicoli complessivamente immatricolati, 54.000 unità in meno rispetto alle 170.768 del 2011.

 

“Un volume di questo tipo ci riporta ai livelli degli anni 1993/1994 che chiusero con circa 110.000 unità e che furono caratterizzati da una crisi acuta, concomitante con la svalutazione della lira, il prelievo forzoso sui c/c e la crisi del terziario. Il mercato riuscì a risalire progressivamente dopo la prima manovra Tremonti”, afferma Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia.

 

Nel solo mese di dicembre si è assistito alla sedicesima flessione consecutiva (-20,7%) con appena 9.617 autocarri venduti (12.130 nel dicembre 2011).

 

“Il settore è stato per tutto l’anno penalizzato dalle difficoltà di accesso al credito per le imprese e dallo scenario generale di recessione economica e di stallo dei consumi e investimenti. Sulle prospettive per il 2013 – conclude Valente – senza interventi di alleggerimento delle citate difficoltà, è possibile prevedere un andamento stabile sui livelli di questo anno, supportato in parte dalla commercializzazione di importanti nuovi modelli e dalla scadenza a fine aprile della deroga per i veicoli allestiti rispondenti alla Direttiva Euro 4”.