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05 marzo 2025

Tutti i numeri del mercato automotive 2024

• 1,559 milioni di auto immatricolate, -18,7% vs 2019 • Auto ricaricabili al 7,6%: Italia fanalino di coda in Europa • 46,9 mld di fatturato e 8,45 mld di gettito IVA per l’Erario • 40,57 milioni di vetture circolanti (+1,3%) sempre più anziane • Trasferimenti di proprietà +7,4%: per ogni auto nuova acquistate due usate • Veicoli commerciali +1,1%, previsto un calo del 6,9% nel 2025 • Veicoli industriali -0,8%, scenario in peggioramento nel 2025 (-16,5%) • Veicoli rimorchiati -13,6%, prevista ulteriore flessione di oltre il 14% nel 2025 • Autobus +29,0%, nel 2025 il settore dovrebbe mantenere gli attuali livelli

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Le im­ma­tri­co­la­zio­ni di au­to­vet­tu­re nuo­ve in Ita­lia nel 2024 si so­no at­te­sta­te a 1,559 mi­lio­ni di uni­tà, in lie­ve ca­lo ri­spet­to al 2023, ma ben 18,7% al di sot­to dei 1,917 mi­lio­ni del 2019. Per il 2025, l’UN­RAE pre­ve­de una ul­te­rio­re fles­sio­ne del­le im­ma­tri­co­la­zio­ni di au­to nuo­ve a 1,550 mi­lio­ni (-0,6%), con un gap del 19% ri­spet­to al 2019.

 

Il fat­tu­ra­to ge­ne­ra­to dal­la ven­di­ta di au­to nuo­ve è ri­ma­sto sta­bi­le a 46,9 mi­liar­di di eu­ro, co­sì co­me il get­ti­to IVA in­cas­sa­to dal­l’E­ra­rio, a 8,45 mi­liar­di di eu­ro.

 

Se­con­do la XXV edi­zio­ne del Book UN­RAE 2024, rea­liz­za­to dal Cen­tro Stu­di e Sta­ti­sti­che del­l’As­so­cia­zio­ne, le aspet­ta­ti­ve sul­la de­car­bo­niz­za­zio­ne non tro­va­no con­fer­ma nei nu­me­ri: le au­to elet­tri­che si fer­ma­no a una mo­de­sta quo­ta del 4,2% (65.626 im­ma­tri­co­la­zio­ni), men­tre le plug-in ce­do­no un pun­to per­cen­tua­le, con una quo­ta al 3,4% del mer­ca­to. L'im­pat­to sul­le emis­sio­ni me­die di CO2 del­le nuo­ve im­ma­tri­co­la­zio­ni è mo­de­sto, con un va­lo­re che si at­te­sta a 119,1 g/Km, an­co­ra di­stan­te dal­la me­dia UE27 di 107,8 g/Km. L’I­ta­lia dun­que si con­fer­ma an­co­ra fa­na­li­no di co­da tra i Ma­jor Mar­ke­ts eu­ro­pei per le au­to a ze­ro o bas­sis­si­me emis­sio­ni, con una quo­ta del 7,6%, su­pe­ra­ta an­che dal­la Spa­gna (11,4%). Re­gno Uni­to, Fran­cia e Ger­ma­nia re­gi­stra­no quo­te net­ta­men­te su­pe­rio­ri, ri­spet­ti­va­men­te al 28,2%, 25,4% e 20,3%.

 

Le ra­gio­ni di que­sti cla­mo­ro­si di­va­ri non so­no le­ga­te a fat­to­ri red­di­tua­li - co­me di­mo­stra­no i ri­sul­ta­ti di al­tri Pae­si che pu­re han­no un PIL pro-ca­pi­te in­fe­rio­re al­l’I­ta­lia - ma piut­to­sto ad al­tri mo­ti­vi: in­cen­ti­vi inef­fi­ca­ci, re­te di ri­ca­ri­ca an­co­ra ina­de­gua­ta, in­cer­tez­za nor­ma­ti­va, nar­ra­zio­ne av­ver­sa.

 

In par­ti­co­la­re, ri­ma­ne in­suf­fi­cien­te la ca­pil­la­ri­tà del­le in­fra­strut­tu­re di ri­ca­ri­ca pub­bli­che, no­no­stan­te l’I­ta­lia ab­bia rag­giun­to i 54­mi­la pun­ti di ri­ca­ri­ca, di cui il 16% con po­ten­za pa­ri o su­pe­rio­re a 50 kW. Con 11 pun­ti ogni 100 km di stra­de, il Pae­se si col­lo­ca in­fat­ti al 16° po­sto in Eu­ro­pa, lon­ta­no dal­la me­dia eu­ro­pea di 16,4 pun­ti/100 km e an­ni lu­ce die­tro a Olan­da (125,2 pun­ti/100 Km) e al­la stes­sa Ger­ma­nia (22,3 pun­ti/100 km).

 

Un al­tro ele­men­to che osta­co­la la tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca nel no­stro Pae­se è la bas­sa pe­ne­tra­zio­ne di au­to azien­da­li, più ve­lo­ci nel ri­cam­bio e più aper­te al­le nuo­ve tec­no­lo­gie. Il di­va­rio con gli al­tri Ma­jor Mar­ke­ts eu­ro­pei si sta am­plian­do ul­te­rior­men­te: a cau­sa di un re­gi­me fi­sca­le pe­na­liz­zan­te, l’I­ta­lia re­gi­stra 11,5 pun­ti per­cen­tua­li in me­no ri­spet­to al­la Fran­cia, 14 ri­spet­to al­la Spa­gna, qua­si 20 ri­spet­to al Re­gno Uni­to e qua­si 26 pun­ti in me­no del­la Ger­ma­nia, do­ve la do­man­da bu­si­ness rag­giun­ge il 67,6%.

 

Per ac­ce­le­ra­re la tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca, al­la lu­ce dei fat­to­ri che ne cau­sa­no il for­te ri­tar­do, UN­RAE con­ti­nua, per­tan­to, a ri­ba­di­re l’ur­gen­za di un pia­no plu­rien­na­le di so­ste­gno al­la do­man­da di vei­co­li a ze­ro o bas­sis­si­me emis­sio­ni, di po­li­ti­che per lo svi­lup­po di in­fra­strut­tu­re di ri­ca­ri­ca elet­tri­ca e di ri­for­ni­men­to di idro­ge­no, di una ri­for­ma del re­gi­me fi­sca­le del­le au­to azien­da­li, in ter­mi­ni di de­du­ci­bi­li­tà, de­trai­bi­li­tà e am­mor­ta­men­to.

 

Per quan­to ri­guar­da gli ac­qui­ren­ti, i pri­va­ti so­no in cre­sci­ta e su­pe­ra­no le 900.000 im­ma­tri­co­la­zio­ni, con una quo­ta di mer­ca­to del 58,5%, tor­na­ta a quel­la del 2022. In pa­ral­le­lo, au­men­ta la lo­ro età me­dia: le fa­sce 55-65 an­ni e over 65, in cre­sci­ta fra la po­po­la­zio­ne ita­lia­na, gua­da­gna­no ri­spet­ti­va­men­te 0,8 e 1,9 pun­ti per­cen­tua­li, rap­pre­sen­tan­do il 46,2% del­le im­ma­tri­co­la­zio­ni a pri­va­ti.

 

Dal Rap­por­to si evin­ce an­che che il par­co cir­co­lan­te con­ti­nua la sua cre­sci­ta co­stan­te: dai 34,3 mi­lio­ni del 2009 ai 40,57 mi­lio­ni di fi­ne 2024, +1,3% ri­spet­to a un an­no pri­ma. A que­sto au­men­to si ac­com­pa­gna an­che un in­nal­za­men­to del­l’e­tà me­dia del­le vet­tu­re, che a fi­ne 2023 ha rag­giun­to i 12,8 an­ni: la cro­ni­ca len­tez­za che ca­rat­te­riz­za il ri­cam­bio del par­co au­to ita­lia­no con­ti­nua a ge­ne­ra­re im­pat­ti ne­ga­ti­vi su am­bien­te, sa­lu­te e si­cu­rez­za stra­da­le.

 

Tra le vet­tu­re cir­co­lan­ti, più di 8,8 mi­lio­ni (il 21,8%) so­no an­te Eu­ro 4, quin­di con un’e­tà su­pe­rio­re a 19 an­ni. Il par­co è com­po­sto per qua­si l’83% da au­to a ben­zi­na e die­sel (in lie­ve ri­du­zio­ne ri­spet­to al­l’84,8% di fi­ne 2023), men­tre cre­sco­no le ibri­de al 6,8% e le Gpl al 6,7%. An­co­ra mol­to mo­de­sto il cir­co­lan­te di au­to ri­ca­ri­ca­bi­li (ECV) con 568.000 vet­tu­re pa­ri al­l’1,4% di share, equa­men­te sud­di­vi­se tra elet­tri­che pu­re (BEV) e ibri­de plug-in (PHEV), en­tram­be al­lo 0,7% del to­ta­le.

 

Ri­guar­do al mer­ca­to del­le au­to usa­te, il 2024 - con 5,4 mi­lio­ni di pas­sag­gi di pro­prie­tà - re­gi­stra un in­cre­men­to del 7,4%, in con­tro­fa­se ri­spet­to al mer­ca­to del nuo­vo. Il rap­por­to usa­to/nuo­vo pro­se­gue di con­se­guen­za la sua cre­sci­ta: per ogni au­to nuo­va ac­qui­sta­ta, ne so­no sta­te com­pra­te due usa­te, con­tro l’1,8 del 2023, ma si trat­ta co­mun­que di un va­lo­re in­fe­rio­re a quel­lo dei Ma­jor Mar­ke­ts eu­ro­pei. L’an­zia­ni­tà me­dia del­le au­to tra­sfe­ri­te scen­de leg­ger­men­te, dai 10,7 an­ni del 2023 ai 10,6 an­ni del 2024.

 

An­che il mer­ca­to dei vei­co­li com­mer­cia­li mo­stra un leg­ge­ro in­cre­men­to, pa­ri al­l’1,1%, che è pe­rò il sal­do net­to tra la for­te cre­sci­ta dei pri­mi set­te me­si (+15,4%), e il pe­san­te ca­lo dei suc­ces­si­vi 5 me­si (-17,8%). Le pre­vi­sio­ni per il 2025 in­di­ca­no un ca­lo del 6,9%, con una sti­ma di 185.000 im­ma­tri­co­la­zio­ni.

 

Nel com­par­to dei vei­co­li in­du­stria­li, il 2024 si chiu­de con un lie­ve ca­lo (-0,8%), men­tre per il 2025 si pre­ve­de una pe­san­te con­tra­zio­ne (-16,5%) a cau­sa del­le in­cer­tez­ze ma­croe­co­no­mi­che e del per­du­ran­te peg­gio­ra­men­to del­lo sce­na­rio di mer­ca­to.

 

I ri­mor­chi, in­ve­ce, se­gna­no nel 2024 un con­si­sten­te ca­lo del 13,6%, e per il 2025 si sti­ma un’ul­te­rio­re fles­sio­ne di ol­tre il 14%.

 

In­fi­ne, il mer­ca­to de­gli au­to­bus, so­ste­nu­to dai fon­di PNRR, re­gi­stra un’ul­te­rio­re cre­sci­ta del 29% rag­giun­gen­do le 6.756 uni­tà. Per il 2025, il set­to­re do­vreb­be man­te­ne­re il li­vel­lo at­tua­le, con pro­spet­ti­ve po­si­ti­ve per il tra­spor­to ur­ba­no e tu­ri­sti­co.


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