NEWS
14 aprile 2017
Il mercato dei Veicoli Industriali nel primo trimestre cresce del 23,7%. Marzo a +36,2%
In base ai dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE ha stimato per il mese di marzo 2017 un aumento delle immatricolazioni di veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 t pari a +36,2% rispetto allo stesso mese del 2016 (2.455 unità immatricolate contro 1.803).
Nel primo trimestre di quest’anno l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2016 sale così al 23,7%, con 6.105 veicoli immatricolati contro 4.934.
Per i veicoli con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 t, i dati stimati per marzo 2017 fanno registrare un incremento di +46,7% (2.030 veicoli) rispetto al marzo 2016 (1.384 veicoli).
Nel trimestre gennaio-marzo l’aumento è stato del +26,7% sullo stesso periodo del 2016 (4.985 unità contro 3.934).
“Assistiamo ad un andamento positivo del mercato che in questo primo trimestre del 2017 è andato anche oltre le nostre previsioni - commenta Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE - dimostrando come le azioni di sostegno messe in campo e rinnovate dal Parlamento e dal Governo abbiano innescato un processo virtuoso nel mercato, consentendo un rinnovo importante del parco, il cui ammodernamento è ormai indispensabile nell’ottica di fornire all’autotrasporto italiano gli strumenti idonei a sostenere la concorrenza straniera e rispondere alla crescente domanda di sostenibilità ambientale ed economica non più eludibile”.
L’incremento delle immatricolazioni del mese di marzo, oltre che dal contributo del Superammortamento e della Legge Sabatini, può essere stato influenzato anche dalla scadenza prevista per il prossimo 15 aprile delle domande di investimenti finanziabili, secondo quanto previsto dal Decreto del luglio dello scorso anno.
L’UNRAE ha stabilito un costante e proficuo rapporto con gli Uffici competenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mettendo a disposizione dell’Amministrazione la propria esperienza e i propri dati, sostenendo la necessità che i fondi destinati agli investimenti nel settore siano indirizzati - nel rispetto della neutralità tecnologica - ad un effettivo miglioramento delle condizioni ambientali, per quanto inquinamento possa essere addebitato al parco dei veicoli destinati al trasporto merci su strada, il cui rinnovo, nel 2016, è avvenuto per il 99% con veicoli alimentati a gasolio Euro VI e solo l’1% con veicoli dotati di motorizzazioni alternative (LNG e ibridi).
“Continuiamo a lavorare in questo senso - prosegue Fenoglio - studiando e proponendo ogni azione che possa supportare le decisioni delle autorità in merito al rilancio dell’autotrasporto come modalità integrata indispensabile per garantire elasticità ed efficienza al sistema logistico complessivo.
Abbiamo chiesto che sia presa in considerazione la possibilità di inserire nell’esclusione dal beneficio del credito di imposta per il recupero delle accise sul carburante anche i veicoli della categoria Euro III, che rappresentano il 27% del parco circolante, a fronte della garanzia che i fondi così recuperati vengano investiti esclusivamente nel settore dell’autotrasporto, e stiamo studiando altre forme praticabili di incentivazione al rinnovo del parco”.
In occasione dell’Assemblea annuale di UNRAE, tenutasi a Roma il 12 aprile scorso, la Sezione Veicoli Industriali ha anche annunciato gli sviluppi prossimi dell’iniziativa formativa per giovani autisti, portata avanti con il Comitato Centrale dell’Albo e altre Organizzazioni del settore, la cui prossima presentazione avverrà a Palermo.
Infine, l’arrivo di otto nuove Aziende associate nel Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti è stato così commentato da Franco Fenoglio: “E’ per noi un riconoscimento del lavoro fin qui svolto da UNRAE e una sfida ad occuparci di tutti i problemi riguardanti la progettazione, costruzione e messa su strada dei veicoli per il trasporto di merci, in relazione allo sviluppo della logistica, dove la qualità e la sicurezza del trasporto, oltre a quelle della circolazione, sono determinanti anche più dei costi per indirizzare la scelta dei vettori da parte della committenza”.